Il gup del Tribunale di Bari Maria Teresa Romita ha condannato alla pena di 2 anni di reclusione un 58enne, collaboratore scolastico in un istituto del capoluogo pugliese (attualmente sospeso), accusato di adescamento di minori finalizzato a compiere abusi sessuali. L’uomo avrebbe adescato su Facebook tre ragazzine che frequentavano la scuola dove lui lavorava, che all’epoca dei fatti, tra il 2015 e il 2016, avevano 10, 12 e 14 anni.
Avrebbe «inviato alle bambine – si legge nell’imputazione – numerosi messaggi contenenti lusinghe esplicite». La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.
Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Bari, coordinate dal pm Simona Filoni, partirono dopo la denuncia dei genitori di una delle tre presunte vittime, che nel processo si è costituita parte civile e ha ottenuto il risarcimento dei danni da liquidarsi in separato giudizio civile.
Le indagini partirono dopo la denuncia dei genitori di una delle tre presunte vittime, che
nel processo si è costituita parte civile e ha ottenuto il risarcimento dei danni. Gli accertamenti disposti dalla magistratura barese hanno consentito di raccogliere decine di messaggi, inviati in chat, in cui l’uomo invitava le ragazzine ad incontrarlo con la scusa di un gelato, adulandole con complimenti.
In questo modo «suscitando – si legge negli atti – la curiosità delle bambine ed insistendo quando riceveva rifiuti, al punto da generare un sentimento di terrore nelle minori»