Sono ore di ansia e apprensione in casa Bologna e per tutto il calcio nostrano. Destano preoccupazione le condizioni di salute del mister rossoblù Sinisa Mihajlovicche, vistol’esito dei primi esami clinici, sarà costretto a stare lontano dal campo per diverso tempo.
Alle 16,30 a Casteldebole, il tecnico parlerà in conferenza stampa per fare chiarezza sul proprio stato di salute e sulla vicenda che sta allarmando tutta la Serie A ed in particolare il Bologna.
“Quando è arrivato Walter Sabatini ero geloso perché tutte le attenzioni mediche erano per lui (ride, ndr). Ho chiesto e preteso riservatezza perché volevo essere io per primo a dare la notizia. Purtroppo vedo che non tutti hanno rispettato questo desiderio pur di vendere qualche copia in più. Purtroppo, o per fortuna, abbiamo fatto alcuni esami e abbiamo scoperto delle anomalie che non c’erano 4 mesi fa. Abbiamo detto che avevo la febbre e la cosa più difficile è stata convincere mia moglie che fosse vero. Ho la leucemia. Ho passato la notte a piangere e ancora adesso ho lacrime ma non sono di paura: io da martedì andrò in ospedale e non vedo l’ora di iniziare a lottare per guarire. Ho spiegato ai miei giocatori che lotterò per vincere come ho insegnato loro a fare sul campo. Questa sfida la vincerò, non ci sono dubbi”.
RISERVATEZZA – “Voglio chiedere scusa a coloro a cui non ho risposto ma volevo stare con me stesso. Voglio ringraziare tutto il Bologna perché mi hanno fatto capire di essere uno di famiglia e avrò bisogno anche di loro per vincere questa battaglia. Ma avrò bisogno anche di non vedere gente che piange per me, non voglio far pena a nessuno. Forse qualcuno pensava che potessi essere l’ultimo ad ammalarmi e fino a fine maggio era tutto normale, stavo bene. Siccome mio papà è morto di cancro faccio spesso esami specifici e grazie a questi ho scoperto di essere malato. Nessuno di noi deve pensare di essere indistruttibile, bisogna fare prevenzione e stare attenti alla salute”.
CONFERMATO – Il dirigente rossoblù Walter Sabatini ha tenuto a precisare che Mihajlovic non lascerà il Bologna: “Il mister ha deciso di incontrare la stampa e abbiamo accolto la sua richiesta. Qui ci siamo io e Di Vaio fisicamente ma idealmente c’è tutta la dirigenza insieme a noi. Sinisa ha in mano il Bologna e terrà in mano il Bologna fino alla scadenza del suo contratto. Qualunque cosa succeda nei prossimi giorni Mihajlovic resterà l’allenatore del Bologna. Ammiro Sinisa per la sua forza di volontà. E’ già tanto essere qui in conferenza stampa. Io al suo posto mi sarei nascosto”.
COMBATTENTE – In conferenza stampa è presente anche Gianni Nanni. Il medico sociale del Bologna ha spiegato la situazione: “È un problema nato il giorno prima del ritiro, quando abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di una patologia del genere. In tempi rapidi abbiamo avuto la conferma, ovvero che si tratti di una leucemia acuta. E’ stato un caso perché il mister si è presentato con un problema tipico di uno sportivo ed abbiamo riscontrato questo tipo di patologia. Vent’anni fa non si poteva parlare di questa malattia, oggi con le conoscenze che abbiamo possiamo parlare anche di un futuro roseo per un allenatore che può fare la propria professione. Dovrà fare terapie che sono efficaci perché questa è una malattia che si può combattere.
Da martedì verrà ricoverato. Deve continuare la sua attività, deve poter dire ai giocatori se hanno fatto male. Non possiamo ancora dirlo quanto durerà. Sappiamo la diagnosi, ma non conosciamo il tipo. Speriamo che possa essere un passaggio corto. Per quanto riguarda il suo lavoro, speriamo di averlo più forte di prima. Vincendo questa battaglia tornerà fisicamente più forte di prima, sarà una macchina da guerra”.