Mondo del cinema in lutto: addio ad un mostro sacro del grande schermo

di admin

Mondo del cinema in lutto: addio ad un mostro sacro del grande schermo

| lunedì 18 Maggio 2020 - 14:05

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Mondo del cinema in lutto: addio ad un mostro sacro del grande schermo

Le sue foto a fine articolo. Attore, regista, sceneggiatore e produttore, è stato uno dei mostri sacri del cinema francese. Adorato in patria, ha lavorato con i più grandi registi europei ed è stato tra gli interpreti favoriti di Buñuel, con cui ha iniziato a collaborare dal ’56, Marco Ferreri che l’ha scelto per il suo Dillinger è morto e La grande abbuffata. Nel 2011 è stato protagonista di Habemus Papam di Nanni Moretti, ruolo che gli è valso il David di Donatello.

Nato a Parigi il 27 dicembre del 1925 in una famiglia d’artisti, padre violonista e madre pianista, decide presto che la sua via sarà la recitazione. La sua prima prova sul grande schermo arriva a vent’anni con il film Sortilèges di Christian-Jaque. Si sposa con l’attrice svizzera Eléonore Hirt, dalla quale avrà l’unica figlia Anne-Cordélia. (Continua…)

Michel Piccoli è morto all’età di 94 anni. Ancora poco conosciuto dal grande pubblico, frequenta i grandi del cinema francese ottenendo piccole parti, da Jean Renoir (French Cancan) a René Clair (Grandi manovre). Poi l’incontro con Luis Buñuel, con il quale collabora fra il ’56 e il ’74, nella fase più surrealista del maestro ispano-messicano.

Arrivano in seguito personaggi indimenticabili delineati da Jean Luc Godard (Il disprezzo), Alain Resnais (La guerra è finita), Agnès Varda (Les Créatures e Josephine), lavorando con tutti gli autori della Nouvelle vague, da Chabrol a Lelouch e Sautet. Sul finire degli anni Sessanta sposa l’attrice e cantante francese Juliette Gréco, dalla quale divorzierà nel 1977, proprio quando Sautet lo sceglierà come interprete della sua Parigi borghese. (Continua…)

Il riconoscimento più grande lo ottiene con Marco Bellocchio, grazie al quale si aggiudica la Palma d’oro di Cannes quale migliore attore per il film Salto nel vuoto nel 1980. La carriera non ha un attimo di sosta, nemmeno con l’avanzare dell’età, ed è proprio il più grande vecchio del cinema d’autore mondiale, il portoghese Manoel de Oliveira, a regalargli nuove parti e nuovi onori con i film Ritorno a casaLo specchio magico e Belle toujours (2006), sequel ideale a decenni di distanza del capolavoro del suo primo grande maestro, Luis Buñuel in versione Bella di giorno.

Nel 2011 Nanni Moretti lo sceglie per il ruolo del Pontefice in crisi in Habemus Papam. Presentato in concorso al Festival di Cannes, viene eletto miglior film dell’anno dai Cahiers du cinéma, vince un European Film Award, sette Nastri d’argento e tre David di Donatello, tra cui quello al miglior attore protagonista.

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