Omicidio preterintenzionale. Con quest’accusa i carabinieri hanno arrestato un sedicenne di Bagnoregio, centro di 3.500 abitanti in provincia di Viterbo, e lo hanno messo in una comunità nel frusinate. Il 25 luglio scorso un litigio tra vicini in piazza don Guido Capocaccia, nel paese del viterbese, è degenerato.
Da tempo Antonio D’Orazi, un pensionato di 76 anni, si lamentava del comportamento della famiglia dell’arrestato. Musica messa a tutto volume e altri problemi avevano portato più volte l’anziano a discutere con i vicini di casa. Quel giorno, dopo una prima discussione verbale, la situazione è completamente sfuggita di mano.
Alla presenza anche del figlio del pensionato, Marco D’Orazi, un militare dell’Aeronautica che presta servizio a Grosseto, il 16enne ha sferrato un violento pugno al volto dell’anziano. Sono intervenuti i carabinieri e il 76enne, seppure perfettamente cosciente, è stato trasportato all’ospedale Belcolle di Viterbo da un’ambulanza del 118.
I medici si sono così subito resi conto che la situazione era più grave del previsto. “Con quel pugno a D’Orazi è stato fratturato lo zigomo e provocata una forte emorragia cerebrale”, precisa l’avvocato Franco Taurchini, che rappresenta il figlio della vittima e la moglie Teresa Perinelli.
Il 76enne è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ma non c’è stato nulla da fare e il 17 agosto è spirato. La Procura presso il Tribunale per i minori di Roma ha quindi disposto una consulenza medico legale. Il medico legale Filippo Milano ha eseguito l’esame autoptico e, in base a una prima relazione ricevuta dal consulente, la stessa Procura ha chiesto e ottenuto dal gip l’arresto del minore.
Per il medico legale a uccidere D’Orazi è stato infatti il colpo micidiale ricevuto dal 16enne, che si è visto così trasformare l’iniziale accusa di lesioni gravi in quella di omicidio preterintenzionale. I carabinieri della stazione di Bagnoregio e della compagnia di Montefiascone hanno rintracciato ed arrestato ieri il minorenne.