Nicoletta uccisa e data alle fiamme, il racconto dell’assassina: “Mi aveva dato della zoccola”

di redazione

Nicoletta uccisa e data alle fiamme, il racconto dell’assassina: “Mi aveva dato della zoccola”

| mercoledì 20 Marzo 2019 - 14:29

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Nicoletta uccisa e data alle fiamme, il racconto dell’assassina: “Mi aveva dato della zoccola”

Una rivalità tra donne consumata in maniera sistematica sui social a colpi di di chat, foto e post, questo il retroscena del delitto di Nicoletta Indelicato, la venticinquenne il cui corpo barbaramente martoriato è stato rinvenuto poche ore fa a Marsala. “Lei mi ha dato della ‘zoccola’” ha raccontato ai carabinieri la rea confessa, Margareta Buffa, arrestata stamane insieme al fidanzato Carmelo Bonetta.

Tra Nicoletta e Margareta, infatti, entrambe belle e giovani, entrambe romene adottate da due famiglie siciliane, era in corso quello che sui social viene definito catfight, uno scontro virtuale tra donne. Proprio grazie alla rete gli inquirenti hanno potuto risalire ai rapporti di odio e rivalità tra vittima e carnefice, arrivando a ricostruite il delitto che tuttavia, per modalità e ferocia, non trova spiegazione.

Il corpo di Nicoletta, ritrovato in contrada Sant’Onofrio, nelle campagne marsalesi, racconta una storia terribile. Aggredita e data alle fiamme ancora viva: così è morta la venticinquenne scomaparsa da Marsala domenica scorsa e ritrovata carbonizzata.

Sarà l’autopsia a chiarire le circostanze e i tempi della morte, mentre non ci sono dubbi sulle responsabilità della coppia, inchiodata, tra l’altro, dalla testimonianza di un barista che ha visto Nicoletta in compagnia della coppia il giorno della scomparsa.

Poco chiaro, anche al netto dei rapporti di ostilità delle ragazze, il movente del delitto. Al momento, infatti, si ipotizza un litigio avvenuto per futili motivi, ma non si esclude che nelle prossime ore possano emergere elementi in grado di svelare le autentiche radici di quest’odio.

Ancora da chiarire anche il ruolo di Carmelo Bonetta, il compagno di Margareta e suo complice nell’omicidio e nell’occultamento del corpo di Nicoletta. Nessuna traccia di litigi telematici con la vittima è stata rinvenuta sui suoi social, dove ha ben quattro profili Facebook e parla di sé come di una persona che ha a cuore ‘i valori della famiglia’.

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