Dura reprimenda per la conduttrice Barbara D’Urso: dopo l’uscita controversa in diretta, si moltiplicano le critiche del web.
La mattatrice partenopea Barbara D’Urso si è resa nelle ultime ore protagonista di un’accanita bagarre, che ha coinvolto anche il movimento a tutela dei diritti gay ed LGBT. La conduttrice, infatti, durante l’ultimo appuntamento con “Pomeriggio 5“, ha lanciato un servizio molto particolare, riguardante l’icona libertaria internazionale Raffaella Carrà.
Alcune associazioni avrebbero infatti proposto di trasformare l’abitazione della celebre conduttrice e cantante in un sito turistico, apponendo ad essa il titolo di museo. Raffaella Carrà, infatti, è stata insignita dal prestigioso quotidiano “The Guardian” come icona sexy di tutti i tempi, e il suo atteggiamento di apertura e tolleranza al mondo gay le ha fruttato ancora maggiore popolarità. È in questo frangente che Barbara, dopo il servizio dedicato alla collega recentemente scomparsa, ha compiuto un colossale scivolone in diretta.
Barbara D’Urso si paragona a Raffaella Carrà: le sue frasi finiscono a processo
In seguito alla messa in onda del servizio celebrativo, Barbara D’Urso si è rivolta a Vladimir Luxuria, in un impeto di riscossa autoreferenziale. Ha infatti commentato: “Scusate… Io lo dico per ridere ma anche seriamente… Sai, Vladi, questa mattina ho detto al mio autore: ‘Io quando schiatto, fate della mia casetta un museo dell’Arcigay, e ci mettiamo dentro tutti i miei orecchini rainbow di quando ho chiesto la legge sui diritti civili, tutti i miei vestitini rainbow di quando sono stata al Gay Pride..’“.
L’azzardato paragone ha decisamente scosso le coscienze del pubblico italiano: Raffaella Carrà ha infatti rappresentato con eleganza e semplicità il superamento del tabù dell’omosessualità. Barbara D’Urso si è al contrario auto-incensata nella diretta pomeridiana del suo talk-show, e le sue parole hanno scatenato un’accesa polemica in rete. Nonostante i tentativi continui di farsi stendardo del politically correct, la conduttrice partenopea è nelle ultime ore il bersaglio di numerosi critiche tranchant.
Patetico il modo in cui la D’Urso voglia a tutti i costi autoproclamarsi icona gay.
“Ci metto i miei orecchini rainbow che ho indossato per il DDL Zan”.
Teso’ ma non ci provare neanche ad affiancarti alla Carrà. #Pomeriggio5La scherzosa affermazione di Barbara D’Urso rischia di rivelarsi un colossale inciampo nella sua brillante carriera: sceglierà di aggiustare il tiro, oppure ignorerà sistematicamente le protese del web?