“Non è finita”, l’allerta di Ricciardi (Oms): “Possiamo chiudere tutto tra 2 settimane”

di admin

“Non è finita”, l’allerta di Ricciardi (Oms): “Possiamo chiudere tutto tra 2 settimane”

| lunedì 04 Maggio 2020 - 19:16

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“Non è finita”, l’allerta di Ricciardi (Oms): “Possiamo chiudere tutto tra 2 settimane”

“Se i contagi salgono tra due settimane richiudiamo tutto“. È il monito lanciato nel giorno dell’inizio della cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza coronavirus da Walter Ricciardi, consigliere del ministro alla Salute Roberto Speranza e rappresentante italiano del Consiglio dell’Oms, in un’intervista a Repubblica in cui ricorda l’importanza di non abbassare la guardia e di restare ancora a casa perché la lotta contro il coronavirus è tutt’altro che conclusa.

“Già da qualche giorno si vedono tante persone in giro. Le situazioni che abbassano il distanziamento fisico mettono a rischio la salute di tutti. Ma voglio ricordare che come si è aperto si può anche richiudere – ha avvisato Ricciardi -. Per farlo abbiamo degli indicatori che ci permettono di prendere misure correttive nel caso di un ritorno dell’epidemia. Le chiusure se le cose vanno male avvengono automaticamente“. (Continua…)

“Non è ancora finita. Restiamo in una fase rischiosa, anzi certe regioni sono ancora in piena fase 1 – ha sottolineato -. Quindi riapriamo quello che va riaperto come dice il piano, in modo graduale e funzionale alle esigenze del Paese. Per il resto bisogna restare ancora a casa“, ha aggiunto spiegando come sia necessario per questo “avviare un cambiamento culturale per convivere con il coronavirus”.

Per capire come vanno le cose serviranno “due settimane, è il tempo dell’incubazione ma anche dello sviluppo dei primi casi secondari. In quei 15 giorni si vedrà se la malattia torna a diffondersi in modo esponenziale. Ho visto un grande senso di responsabilità da parte loro, quando sono rimasti a casa. Ma non so se nella nuova fase si terrà un comportamento costantemente virtuoso. È naturale e umano che ci siano le deviazioni”. (Continua…)

Parlando della mascherina, “è diventata un talismano, si pensa che basti averla per essere protetti. E invece ci sono documentati effetti collaterali quando viene usata male, o troppe volte male”, dice Ricciardi. “Questo dispositivo rischia di dare un eccesso di sicurezza, ad esempio di far ridurre le distanze dagli altri, soprattutto negli ambienti chiusi. I rischi derivano dalla manipolazione, dalla tendenza a maneggiarla, abbassarla. Quando la si usa ci si tocca più di frequente il viso e gli occhi”.

Il virus “si sta specializzando. Si diffonde, diversamente ad esempio della Sars, grazie agli asintomatici, quindi prima che la malattia si manifesti, ai lievemente sintomatici, ai casi conclamati e anche a chi è guarito clinicamente, cioè non ha più alcun problema di salute”, spiega Ricciardi. “Non tutti hanno capito che bisogna aggredire complessivamente questi quattro stadi per non farlo circolare”. “Per essere tranquilli bisogna seguire il piano di cinque punti del ministro Roberto Speranza”, prosegue l’esperto rilevando però alcune criticità: l’app per il tracciamento dei contagi non è ancora operativa, e non mancano ancora il rafforzamento dei dipartimenti di prevenzione e un uso esteso dei test.

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