Magalli: “Signorina, sorrida! Finga di esistere! Che ca**o mastica la pu***na? Mi è passata la tr*a dietro per caso? (…) Ma levalo sto fro*io di me*da! Levalo, levalo, levalo il fro*io”.
A parlare così in alcuni fuorionda trasmessi martedì 28 novembre a “Le Iene” è Michele Guardì, regista de “I Fatti Vostri”. “Un personaggio – ricorda l’inviato Filippo Roma – che ha fatto la storia della tv italiana”.
Il regista siciliano utilizza un linguaggio scurrile e pronuncia espressioni omofobe e sessiste sul posto di lavoro, ovvero in cabina di regia.
“Ci sono arrivati una serie di fuorionda pronunciati dietro le quinte”
“‘Fr*cio di me*da’, ‘tr*ia’, ‘pu***na’ sono parole che colpiscono e che non ti aspetteresti di ascoltare in un luogo di lavoro e in un periodo come questo proprio nei giorni in cui si parla tanto di cultura del patriarcato – sottolinea la Iena – Ci sono arrivati una serie di fuorionda pronunciati dietro le quinte da uno dei pezzi da novanta della radiotelevisione italiana.
Alcuni di questi fuorionda erano apparsi qualche anno fa su Youtube ma con la voce modificata e non riconoscibile. A noi qualche giorno fa sono arrivate quelle che sembrano le registrazioni originali senza modifiche dell’audio con dei passaggi inediti. Parole che finalmente possiamo attribuire a chi le ha pronunciate: Michele Guardì, autore e regista dei più importanti programmi Rai degli ultimi 40 anni.
Autore di ‘Domenica In’ negli anni ’80, fondatore di ‘Uno Mattina’, di ‘Scommettiamo che…?’ e del celebre ‘I Fatti Vostri’ di cui è regista e autore ancora oggi”.
“Registrazioni fatte da qualcuno che racconta di aver sofferto per il linguaggio e i modi”
“Ci sono delle parole che ai giorni nostri non sono accettabili e che in Rai, azienda pubblica, non lo erano neanche qualche anno fa – spiega Filippo Roma – Queste registrazioni sarebbero state fatte da qualcuno che racconta di aver sofferto per il linguaggio e i modi che sarebbero stati usati in sua presenza e per il clima sessista e omofobo che avrebbe respirato in generale sul luogo di lavoro.
Questa persona ha valutato a lungo se fare una denuncia per mobbing e discriminazione ma poi per paura delle conseguenze che avrebbe potuto subire ha preferito rinunciare.
Sentire pronunciare certe parole ed espressioni rivolte a colleghi, conduttori, maestranze, al pubblico, quando ad usarle non siamo noi, effettivamente fa una certa impressione. Dal contenuto delle registrazioni sembra di essere in regia de ‘I Fatti Vostri’, programma condotto fino al 2021 da Giancarlo Magalli”.
“Signorina, sorrida! Finga di esistere! Che ca**o mastica la pu***na?”
Michele Guardì non risparmia neanche il conduttore storico del suo programma. “Cane Magalli! Cane, levatelo! Levatelo, levatelo, levatelo!Levalo, porca pu***na”, urla in un fuorionda. In un altro si spazientisce perché Adriana Volpe impiega troppo tempo nel cambio abito. “Dov’è Adriana? Adriana dove min**ia è? – chiede – Adriana devi cambiarti perché dobbiamo andare avanti”. Poi chiede ad un collaboratore di nome Vittorio:
“Che cosa scrive questo me*da? Vai a dargli un calcio in cu*o a questo por*co di figurante”. Il turpiloquio continua: “Signorina, sorrida! Finga di esistere! Che ca**o mastica la pu***na? Due, mi è passata la tr*a dietro per caso? La 3 dov’è? Che cosa fa? Ma levalo sto fro*io di me*da! Levalo, levalo, levalo il fro*io. Metti la foto sua, non mi rompesse il ca**o! Pigliami quelli che applaudono, non pigliarmi quel maiale di Magalli, non lo pigliare. Stringi poco poco il braccio di quella schi*osa di ca… di là”.
“Guarda questo pezzo di me*da, allarga la 3, fermalo! – urla ancora – Ferma questa tr*ia! Guarda, guarda quella deficiente là. Guarda questo ca**o. Fate applaudire ca**o. Fate stare zitto ‘sto imbecille.
Fa levà la mano a quella bagas*ia della…dì che leva la mano quella stron*a. Imbecilli, imbecilli. C’è una che si soffia dietro, sputatele. C’è uno che telefona dietro la Ricciarelli, andate ad ammazzarlo. Allarga con la 3 che devo vedere chi mi**hia è. Vai a sputare in faccia a quello.
Cacciatelo via questo maiale, questo po*co che sta telefonando. Chi ca*** è questo? No, no, no, idioti, idioti. C’è uno che si fa le unghie alle spalle di Magalli, dategli un calcio in cu**. Chi è quella pu***na che si muove dietro? No, dì che guardino la camera ‘sti due co**ioni. Dì che guardino questi imbecilli. Dov’è il fr*cio? Il fr*cio, il fr*cio, pigliatelo, dov’è?”. “Ma non dire così”, sbotta una voce femminile.
Michele Guardì: “Non sono io, è uno che imita la mia voce”
“Le Iene” raggiungono Michele Guardì fuori dagli studi Rai per un confronto. Il regista sembra andare di fretta. Filippo Roma riesce a fargli ascoltare gli audio incriminati. “E’ uno che imita la mia voce – sostiene il regista in prima battuta – Mi imita bene e vuole fare spostare qualcuno che si mette davanti alla telecamera.
La voce è molto simile ma non è la mia. Io quelle cose non le dico, se mi imitano non posso farci nulla. Arrivederci”. La Iena tenta un nuovo approccio ma stavolta Michele Guardì lo prende in contropiede proponendogli un giro in auto.
“Fuorionda si può fare quello che si vuole. In onda non si può fare”
Il regista ammette che la voce è la sua: “Fuorionda si può fare quello che si vuole, lo posso fare tutti. In onda non si può fare. Può capitare nella vita che lavorando scappano delle cose ma da qui a dire che chi fa quella cosa è un omofobo…In un momento di nervosismo può scappare di tutto, anche a casa.
In realtà, io mi occupo dei problemi di tutti. Se posso sono generoso. Le persone le amo, le rispetto.
Per esempio, la mattina, c’è un mio assistente di una bravura straordinaria a cui dico: ‘Por*one, me l’hai portato il caffè?’ Se Magalli potrebbe offendersi? E’ una persona così simpatica, gli sono talmente amico…Un altro mio modo di dire è ‘schi*oso’, lo dico sorridendo. Se qualcuno si offende, gli chiedo scusa dopo tre secondi, però non si offendono perché sanno che sto scherzando”.
Il mistero del collaboratore del programma che gli fa da autista
“C’è un altro mistero da risolvere: un uccellino ci ha detto che l’autista personale che porta in giro dalla mattina alla sera Michele Guardì a bordo della sua Mercedes nera in realtà sarebbe inquadrato come collaboratore del programma. In concreto, lo paga la Rai. Cioè tutti noi contribuenti. E’ normale?”, chiede Filippo Roma.
“Se andate su questo piano, divento sgarbato – replica Michele Guardì – I colleghi con i quali lavoro sono colleghi. Poi se nella vita privata mi accompagnano o stiamo insieme …Questo signore è pagato dalla Rai perché per la Rai produce le rubriche quotidiane…qual è il problema?”. “Non si è mai visto un autore che fa l’autista”, rileva l’inviato de “Le Iene”.
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Michele Guardì: “Qualcuno si diverte perché sono una persona in vista”
“Ma quale autista! Noi viaggiamo insieme. C’è gente che lavora per la Rai e manco viene. Questo viene e sta lì fino alle 19”, ribatte il regista de “I Fatti Vostri”. Per poi aggiungere: “Quelle cose lì delle quali voi parlate io so da dove partono. Hanno da preoccuparsi perché sono scorrettezze che io non merito. Qualcuno si diverte perché sono una persona in vista”. Il giorno dopo, fa sapere Filippo Roma, succede un “miracolo”: “Ieri lo abbiamo incontrato e oggi guarda caso la macchina la guidava lui”.