Circola da giorni questa notizia riportata da diversi quotidiani italiani ma il sito GreenMe.it ha voluto, giustamente (e meno male), puntualizzare sulla correttezza della storia che vi riportiamo qui di seguito. Una blogger ha ucciso 31 stelle marine solo per farsi un selfie. È la storia che sta girando sui social in queste ore, ma le cose non sono andate esattamente come molti le stanno raccontando. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questa vicenda che sta indignando l’Italia. Perché per evitare e condannare gesti scellerati come questo, non è necessario diffondere notizie senza fonti certe solo per fare clickbaiting. Questa foto in realtà gira sui social già dal 2016, come dimostra uno dei tanti articoli su questa storia, e ritrae una ragazza circondata da un cuore di stelle marine. Per quel che ne sappiamo potrebbe essere persino un fotomontaggio. Di fatto nessuno sa chi sia, dove sia e perché abbia fatto questo gesto scellerato, né tanto meno si sa per certo se le stelle marine siano morte.
Stando alle informazioni che circolano sul web, la blogger avrebbe disposto le stelle a forma di cuore, per poi piazzarsi in mezzo e scattare un bel selfie. La motivazione? Ottenere più Like alle sue foto su Instagram. Dal momento in cui la foto ha ripreso nuovamente a circolare sul web, i social sono letteralmente esplosi. Insulti e minacce di morte sono state indirizzate all’autrice dell’immagine, a cui è stato augurato di subire torture simili a quelle inflitte alle stelle. In realtà su questa vicenda non è tutto chiaro come appare.
Non si sa il suo nome, né quello del suo presunto blog. Potrebbe più semplicemente trattarsi di una turista, più che di una blogger in cerca di notorietà. Non si sa con certezza neanche dove sia stata scattata l’immagine. Miami? Cayos Cochinos? Le ipotesi degli utenti si rincorrono ormai da anni. E ora, dopo 3 anni dalla prima apparazione online, si riprende a fantasticare…
Ciò non toglie OVVIAMENTE che tirare fuori le stelle marine dall’acqua solo per scattare una foto sia un gesto da non fare e soprattutto da non imitare.
Ma proprio per tutelare le specie marine sarebbe importante fare una corretta informazione, e non far circolare foto a caso che racconta una storia potenzialmente inventata.Non è detto neanche questo. A fare chiarezza è stato un biologo marino, secondo cui, le stelle marine non sono tutte uguali. Alcune possono resistere anche 50 ore fuori dall’acqua. Secondo il biologo, quelle ritratte nella foto con la ragazza in bikini appartengono alla specie Oreaster reticulatus (stella rossa del cuscino). Questa specie vive sulle coste dell’Oceano Atlantico, in acque poco profonde. A suo dire, tali creature
“quasi certamente non hanno problemi a resistere molto di più di un paio di minuti all’aria”. Ribadiamo che ciò non autorizza a utilizzarle e a toccarle per scattare le foto.Va aggiunto che il pericolo più grande per l’Oreaster reticulatus è il fatto che i turisti le comprano e la gente del posto le uccide per venderle. Un gesto sicuramente da condannare ma per sensibilizzare le persone sarebbe corretto fare giusta informazione e spiegare perché questi animali (ma anche tutte le altre creature selvatiche) non vadano assolutamente disturbati solo per il gusto di scattare una foto.