Il video di un nostro lettore a fine articolo. Una furia dirompente e improvvisa. Ieri pomeriggio, intorno alle 17, una violenta grandinata si è abbattuta sui territori di Concordia Saggitaria, San Michele al Tagliamento e Caorle (in particolare la zona della Brussa). Oltre mille ettari coltivati sono stati colpiti da una furia improvvisa.
Sono state letteralmente schiacciate le piante di barbabietola che si trovavano in una fase di sviluppo già avanzata e le piante di mais in questo momento alte dai 3 ai 7 centimetri sono state compromesse dalla grandine, mentre la soia è stata coperta da una coltre di ghiaccio.
Danni anche per l’orzo e il frumento, ma in particolare per i frutteti e parte dei vigneti con i primi tralci già usciti, precedentemente provati dal gelo delle settimane scorse, ora hanno subito una nuova batosta. «È davvero difficile lavorare con queste continue situazioni climatiche estreme, gli eventi atmosferici sono sempre più ravvicinati e violenti,
siamo veramente disarmati, – spiega Michele Terrin, segretario di Coldiretti per la zona di Portogruaro – Nei prossimi giorni i nostri tecnici saranno occupati per i sopralluoghi in campagna per verificare puntualmente l’esatta entità dei danni.
Il ripetersi di eventi estremi sono costati all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. «L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è infatti l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli».
«I danni sembrano ingentissimi – commenta il presidente di Cia Venezia Paolo Quaggio – il fenomeno è stato improvviso e violento. Abbiamo mobilitato i nostri tecnico per avviare da subito i sopralluoghi, ma la situazione appare grave. Non ci voleva, proprio adesso che si avvia la nuova stagione orticola».