Notizia certificata e riportata da Sky News 24. È quanto emerge dalla riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione di maggioranza. L’obiettivo delle misure è limitare gli effetti di diffusione del contagio dovuti a un eventuale esodo natalizio. Le decisioni non sono blindate:
in merito si sentirà il parere del Cts e delle Regioni, ma nel governo sembra prevalere la linea di chi vuole restrizioni significative per il periodo di feste. Ristoranti chiusi in tutta Italia a Natale e Santo Stefano e blocco degli spostamenti fra Regioni, a esclusione dei residenti che intendono tornare a casa. (Continua..)
Sono alcune delle ipotesi sulle misure del nuovo Dpcm anti-Covid che emergono dalla riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione di maggioranza. A quanto si apprende, il provvedimento – che sarà in vigore dal 4 dicembre – dovrebbe valere anche per il periodo delle feste. Le decisioni non sono blindate: in merito si sentirà il parere del Cts e delle Regioni, ma nel governo sembra comunque prevalere la linea di chi vuole restrizioni significative per il Natale.
Per le festività dovrebbero quindi essere individuate specifiche regole anti-contagio. Lo stop agli spostamenti tra Regioni gialle potrebbe valere non dal 4 dicembre, ma a partire da un’altra data ancora da definire. L’obiettivo principale è limitare gli effetti di diffusione del contagio che potrebbe avere un eventuale esodo natalizio. (Continua..)
Una discussione nell’esecutivo su date ed eventuali deroghe è ancora aperta. A quanto si apprende, si starebbe infatti valutando la possibilità di spostamento per chi abbia il domicilio in una Regione diversa da quella di residenza o anche per determinati casi di ricongiungimento familiare, oltre a una possibile data limite per i viaggi.
Dall’incontro sarebbe inoltre emersa l’intenzione di mantenere l’attuale divieto di circolazione notturno dalle 22 alle 6 del mattino, che potrà essere valido anche per Capodanno. I negozi in zona gialla potrebbero restare aperti fino alle 21 o anche oltre, purché rispettino l’orario limite stabilito dal Dpcm. Nei giorni diversi da Natale e Santo Stefano, in zona gialla i ristoranti potrebbero chiudere alle 18, mentre resta lo stop anche a pranzo nelle aree arancioni e rosse.