Alcune Regioni rischiano di diventare presto zona rossa o arancione. Tutto dipenderà dal prossimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, in ritardo – inizialmente atteso per venerdì. A rischiare maggiormente il cambio di zona sono Toscana, Campania e Veneto, come Liguria, Umbria e Emilia-Romagna, tutte attualmente in zona gialla, verso il possibile spostamento in zona arancione (il più probabile) o in zona rossa.
Scenario difficile ma non escluso, al fine di limitare l’innalzamento della curva dei contagi. Intanto, domenica l’Alto Adige ha deciso di auto – proclamarsi zona rossa. Il ritardo sarebbe dovuto all’attività di validazione dei dati, per la quale alcune Regioni avrebbero richiesto di avere più tempo. (Continua..)
La decisione ufficiale, tuttavia, dovrebbe essere resa nota nelle prossime ore. Nel frattempo il ministro della Salute Roberto Speranza si dice pronto ad emanare le ordinanze necessarie per ufficializzare il cambio di zona delle Regioni che, in base ai dati, risulteranno essere le più a rischio in questo momento.
Le Regioni che stanno per diventare zona arancione o rossa
In queste ore tutta Italia è in attesa dei contenuti dell’ultimo report dell’Iss, i cui dati potrebbero individuare l’esigenza di spostare alcune Regioni da zona gialla ad arancione, eventualmente anche in zona rossa, la più restrittiva a livello di misure e la più pericolosa in termini di nuovi contagi. A rischiare di più, come anticipato, Veneto, Toscana e Campania, ma anche Emilia-Romagna, Liguria e l’Umbria, con un passaggio da zona gialla a zona arancione che in molti danno ormai per scontato o, nell’ambito di un intervento più estremo, in zona rossa. I dati, si ricorda, vengono forniti direttamente dalle Regioni ai fini di permettere all’Iss e al Governo di individuare eventuali passaggi necessari tra le tre diverse zone. (Continua..)
Covid: la situazione delle Regioni secondo gli ultimi dati
Secondo gli ultimi dati presentati dal bollettino della Protezione Civile domenica 8 novembre, si contano 935.104 persone contagiate da inizio pandemia di coronavirus: un +32.616 rispetto al giorno precedente per un rialzo del 3,6%. I decessi sono stati 331 (41.394 in totale), mentre i dimessi ammontano a 6.183. I residenti in Italia attualmente contagiati sono 558.636 (+26.100), 2.749 sono in terapia intensiva. Il numero di tamponi effettuati nella giornata in esame è 191.144.
È la Lombardia a continuare a detenere il triste primato di Regione con il più alto numero di nuovi contagi (6.318). Seguono Piemonte (+3.884), Campania (+4.601), Veneto (+3.362), Emilia-Romagna (2.360), Lazio (+2.489), Toscana (+2.479), Liguria (+886), Sicilia (+1.083), Puglia (+766), Marche (+502), Umbria (+660), Abruzzo (+584), Friuli Venezia Giulia (+504), P.A. Bolzano (+781), Sardegna (+424), P.A. Trento (+182), Calabria (+359), Valle d’Aosta (+55), Basilicata (+246), Molise (+91).