Si aggrava la posizione dei 4 arrestati per la morte di Willy Monteiro Duarte: da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario. Significa che quella notte i 4 hanno agito «per uccidere», la perizia dei medici legali sul corpo della giovanissima vittima ha confermato la ferocia dei colpi, le polifratture dal collo all’addome sono compatibili con un accanimento di violenza tale da giustificare la rimodulazione del capo d’imputazione per cui ora la gang di Artena – i due fratelli Gabriele e Marco Bianchi, Mario Pincarelli e Franceso Belleggia – nonostante il maldestro tentativo di negare, rischia l’ergastolo.
A inchiodarli ci sono anche le testimonianze dei tanti giovani presenti quella notte a Colleferro, in largo Santa Caterina, a pochi passi dal pub “Duedipicche” ritrovo della movida. Il racconto dei ragazzi e delle ragazze impietriti di fronte all’orrore del branco che, senza dire una parola e per nessun motivo ha cominciato a pestare Willy fino a lasciarlo a terra agonizzante, è servito agli inquirenti per ricostruire la dinamica di un sabato sera concluso nel dramma più nero. (Continua…)
Altre persone che hanno assistito all’assassinio di Willy si sono fatte coraggio e, a seguito dell’appello del sindaco Sanna, ieri si sono presentate nella caserma dei carabinieri per riferire ciò che sapevano. Ci sono ancora zone d’ombra su quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi, soprattutto perché i 4 del branco si accusano a vicenda e poi perché a parte una foto del Suv dei Bianchi scattata con il telefonino da un amico di Willy, non ci sono altre immagini, era molto buio e le telecamere dei giardini non funzionavano. Ecco perché saranno importanti anche le analisi sugli abiti degli indagati nonché i tabulati telefonici al vaglio della procura.
Non è escluso che ci siano altri 5 indagati. All’autista del Suv si contesterebbe il favoreggiamento. Omar S., l’amico dei Bianchi che in due post su Facebook (poi cancellati) si è detto pronto a raccontare «tutta la verità» pur di scagionare gli amici di Artena, è stato indicato dalla difesa dei gemelli come teste insieme a un altro soggetto mentre si stanno ancora rintracciando le 3 ragazze con cui Marco e Gabriele Bianchi stavano facendo sesso vicino al cimitero, prima di essere allertati da Michele Cerquozzi: «Venite, qui sta succedendo un casino». (Continua…)
Loro hanno subito ingranato la marcia e con il Suv «a palla» sono piombati in piazza per menare le mani. Chi c’era c’era senza distinguere, Willy non ha avuto scampo. L’ostentazione della forza, il combattimento, la volontà di sferrare colpi come su un ring sembra essere una costante dei Bianchi, fanatici delle arti marziali e del fisico scolpito in stile Gomorra. Proprio ieri, il centro sportivo dove si allenavano, Millenium Fit Village di Lariano, è stato chiuso per 5 giorni a seguito di controlli amministrativi dei carabinieri
di Velletri, dei Nas e del Nucleo operativo tutela del lavoro dell’Arma insieme a polizia e personale dell’Asl Roma 6. I controlli sono stati disposti anche a seguito delle direttive impartite durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Nella palestra varie irregolarità dal punto di vista igienico-sanitario e non solo. C’è poi il giallo dei soccorsi: l’ambulanza sarebbe arrivata dopo 40 minuti nonostante fosse a pochi metri di distanza dal luogo del pestaggio. «Ci abbiamo messo 12 minuti», è la replica del 118. Fatto sta che Willy è morto. Oggi si terranno i funerali nel campo sportivo di Paliano, ci sarà anche il premier Conte, fuori le telecamere.