La questione Pamela Prati ha ormai assunto dimensioni gigantesche. Sul fatto che Mark Caltagirone non esista ormai ci sono pochi dubbi, dopo le dichiarazioni di Eliana Michelazzo a ‘Live non è la D’Urso’. Secondo Gabriele Parpiglia, se l’uomo non esistesse la showgirl potrebbe rischiare di essere indagata per falsa testimonianza, visto che nella denuncia presentata alla Polizia per l’attacco con l’acido è stato inserito come testimone anche Mark Caltagirone.
I guai legali per la soubrette potrebbero non finire qui, secondo quanto rivelato da Federica Panicucci: “La polizia avrebbe indagato in merito all’esistenza dei figli in affido. Qui ci sono dei reati, tipo sostituzione di persona. Stiamo parlando di una cosa grave in questo caso”. La stessa conduttrice, però, dice anche che non è sicura possa trattarsi di un reato: “Non sono un avvocato, ma credo sia così, scusatemi se non posso essere precisa, ma credo si tratti di un vero reato”.
Il reato a cui fa riferimento la Panicucci è la Sostituzione di Persona, sancito dall’articolo 494 del codice penale, in cui si legge: “Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore,
sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno”.
Al momento non è chiaro se la showgirl possa essere effettivamente accusata di tale reato. In base a quanto dichiarato nella stessa trasmissione i bambini esisterebbero e sarebbero figli di altre persone: la bambina di un avvocato di Cagliari e il bambino di una parente di una delle due agenti. Pamela ha parlato di loro in diverse trasmissioni, dicendo che lei e Mark (che parrebbe non esistere) avevano ottenuto l’affido.
La showgirl non ha mai mostrato foto dei bambini in televisione, ma pare lo abbia fatto con alcune persone anche in luoghi pubblici. Nel corso di queste settimane alcuni testimoni hanno dichiarato che, parlando di loro, la Prati avrebbe sostenuto che erano di origine italo-francese o italo-spagnola (in base all’occasione) e che invece, sentendoli parlare, avevano notato uno spiccato accento romano.