Alessandro Rossi ha 38 anni. È il primo figlio di Paolo Rossi, nato nell’anno della vittoria Mundial in Spagna dal matrimonio con la prima moglie, Simonetta Rizzato. La ‘squadra’ gli è familiare ma non è quella di un campo da gioco né all’interno dello spogliatoio. Non ha seguito le orme paterne, scegliendo un altro percorso professionale:

è geometra e ha anche lavorato con il genitore quando vivevano a Vicenza, dove l’ex campione aveva trasformato in piccola azienda una società immobiliare. La morte del padre, avvenuta a 64 anni a causa di un tumore, è stata un brutto colpo. (Continua..)

“Papà non si preoccupi, ci sarò sempre io per le mie sorelline e per la nostra famiglia”. Dice Alessandro nell’intervista ai microfoni di Rai Sport. Sabato si svolgerà a Vicenza la cerimonia funebre in forma strettamente privata poi la salma di ‘Pablito’ – per volontà della seconda moglie, Federica Cappelletti, e dello stesso figlio – verrà cremato e le ceneri torneranno nella sua casa attuale. “Aveva un carattere forte, da combattente.

Non s’è mai arreso nei mesi in cui è stato malato. Purtroppo questa volta nn ha vinto lui, ha vinto il male che aveva”. Nelle parole del primogenito si mescolano dolore e ricordo che hanno scandito queste ultime ore, le più dure per il decesso e per la consapevolezza della fine di tutto. (Continua..)

“Papà è sempre stata una persona umile, generosa, sempre presente. Fantastico anche nella vita privata. Non ha mai detto di no a nessuno, sempre disponibile ad aiutare gli altri. La sua dote più grande era l’altruismo”. Quei valori che il padre gli ha trasmesso proverà a raccontarli e a concederli in dono a sua volta alle piccole Maria Vittoria e Sofia Elena (le figlie che Rossi ha avuto dal secondo matrimonio).

Resterà accanto a loro nel nome del padre. “È una promessa che gli ho fatto – ha aggiunto Alessandro -. Gli ho detto che non mancherò mai, glielo devo. Era qualche mese che stava male e negli ultimi 10 giorni c’è stato un peggioramento ed è stato ricoverato. Papà rimarrà sempre nei nostri cuori”.