“Quello che è avvenuto è un miracolo. Appena Noemi starà bene la porterò dal Papa“. Così il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, al termine di una visita alla piccola Noemi, rimasta ferita durante una sparatoria a Napoli. “Le ho portato un peluche, ha sorriso con gli occhi. Abbiamo detto il ‘Padre Nostro’ tutti assieme e lei ha mosso le labbra”, ha aggiunto l’arcivescovo.
Due persone sono state arrestate per l’agguato di venerdì scorso a Napoli nel quale sono stati feriti la piccola Noemi ed un uomo, Salvatore Nurcaro, vero obiettivo del killer in Piazza Nazionale. Insieme ad Armando Del Re, l’uomo accusato di aver sparato, è stato bloccato un altro uomo, il fratello Antonio, che avrebbe fatto da complice.
Armando Del Re sarebbe stato bloccato sulla Siena-Bettolle. All’operazione avrebbero partecipato agenti della polizia, finanzieri e carabinieri di Napoli. Il fratello invece è stato fermato nell’hinterland napoletano, nei pressi di Nola: ha dato supporto logistico ad Armando.
A entrambi viene contestata la premeditazione. Oggi Sepe, al termine di una visita alla piccola Noemi, rimasta ferita durante una sparatoria a Napoli
ha fatto chiaramente capire che inscrive questo episodio anche nella forza della fede e della preghiera: in tanti hanno passato la notte sotto all’ospedale pregando e sperando per la bimba napoletana. Papa Francesco a quanto si apprende era già stato informato della storia napoletana e non è escluso un suo cenno a Noemi durante l’Angelus della Domenica da piazza San Pietro. Oggi Sepe quando è giunto nel nosocomio pediatrico ha portato in dono peluche,
“Lei ha sorriso con gli occhi. Abbiamo detto il ‘Padre Nostro’ tutti assieme e lei ha mosso le labbra”, ha aggiunto l’arcivescovo.