Papa Francesco, al termine dell’Udienza Generale di questa mattina, mercoledì 26 gennaio, nell’Aula Paolo VI, ricevendo l’applauso dei presenti ha spiegato: “Oggi non potrò andare tra voi per salutarvi perché ho un problema nella gamba destra, mi si è infiammato il legame del ginocchio ma scenderò e vi saluterò lì.
E voi passate per salutare. Una cosa passeggera”. Senza perdere il suo buon umore, nonostante il dolore alla gamba, ha poi scherzato: “Dicono che questo avviene solo ai vecchi, non so perché è arrivato a me”. Con queste parole Bergoglio ha quindi tenuto a tranquillizzare i tanti fedeli che lo avevano visto camminare a fatica.
Il ricordo alle vittime dell’Olocausto
Poco prima, il Papa aveva ricordato che domani si celebra la Giornata internazionale della memoria delle vittime dell’Olocausto. “È necessario ricordare lo sterminio di milioni di ebrei e persone di diverse nazionalità e fedi religiose. Non deve più ripetersi questa indicibile crudeltà. Faccio appello a tutti, specialmente agli educatori e alle famiglie, perché favoriscano nelle nuove generazioni la consapevolezza di questo orrore, di questa pagina nera della storia.
Essa non va dimenticata affinché si possa costruire un futuro dove la dignità umana non sia più calpestata”, ha tenuto a sottolineare il Santo Padre che, al termine dell’udienza, ha salutato Lidia Maksymowicz, ex internata nel campo di concentramento Auschwitz-Bierkenau quando aveva solo pochi anni di vita. Il Pontefice aveva già incontrato la sopravvissuta lo scorso mese di maggio. La donna ha ancora tatuato sul braccio il numero ‘70072’.
Parlando dell’Ucraina, il Papa ha affermato: “Pensate che più di cinque milioni sono stati annientati durante il tempo dell’ultima guerra. È un popolo sofferente, ha sofferto la fame, ha sofferto tante crudeltà e merita la pace”. Il Pontefice ha quindi aggiunto: “Preghiamo per la pace con il Padre Nostro: è la preghiera dei figli che si rivolgono allo stesso Padre, è la preghiera che ci fa fratelli, è la preghiera dei fratelli che implorano riconciliazione e concordia”.
Il Papa ai genitori: “Non spaventatevi”
Bergoglio ha anche toccato l’argomento del rapporto tra genitori e figli, soffermandosi in particolare sui problemi che ci possono essere: “Penso ai genitori davanti a problemi dei figli… figli con tante malattie, figli ammalati, con patologie permanenti, quanto dolore lì. Genitori che vedono orientamenti sessuali diversi nei figli, e come gestire questo e accompagnare i figli e non nascondersi in atteggiamento condannatorio.
Genitori che vedono i figli che se ne vanno per una malattia e anche più triste, lo leggiamo tuti i giorni sui giornali, ragazzi che fanno delle ragazzate e finiscono in incidente con la macchina”. Ha poi parlato di quei genitori che non sanno come comportarsi davanti a figli che non proseguono gli studi. “Tanti problemi dei genitori, pensiamoci come aiutarli e a questi genitori dico ‘non spaventatevi’. Sì c’è dolore, tanto, ma pensate al Signore, pensate come ha risolto i problemi Giuseppe e chiedete a Giuseppe che vi aiuti. Mai condannare un figlio” ha detto rivolgendo un appello ai genitori.
Ha infine ricordato: “Quando andavo in bus e passavo davanti al carcere, e c’era la coda della persone per le visite ai carcerati, c’erano anche le mamme lì. Mi facevano tanta tenerezza”. Quelle mamme che avevano deciso di non lasciare da solo il loro figlio, anche se aveva sbagliato. Bergoglio ha concluso sottolineando il coraggio di mamme di padri che accompagnano i figli sempre, qualsiasi cosa accada. Come sempre, Papa Francesco ha rivolto un pensiero agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. Ha infine salutato in particolare i Vigili del fuoco di Potenza e i rappresentanti della Lega Nazionale di Calcio Serie B.