Paravicini operata per il cancro: “Ciao mamma, spero che resterai viva”

di admin

Paravicini operata per il cancro: “Ciao mamma, spero che resterai viva”

| venerdì 06 Settembre 2019 - 13:39

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Paravicini operata per il cancro: “Ciao mamma, spero che resterai viva”

Continua con discrezione e tenacia la battaglia di Sabrina Paravicini contro il tumore. Da mesi l’attrice racconta le vicissitudine intra ospedaliere. Storie di comuni guerrieri che con gentilezza e garbo combattono contro mali senza scrupoli. Qualche ora fa, l’ultimo aggiornamento della sua guerra.

Sabrina Paravicini, attrice italiana e mamma del suo Nino, è una donna che non ha paura di mostrare le sue fragilità, il suo volto stremato dalle terapie con le quali combatte il cancro. “Meno capelli ma occhi più sorridenti.

Sembra strano ma la chemioterapia si è portata via la malinconia degli anni“, scriveva non troppo tempo fa l’attrice su Instagram, il canale social a cui ha affidato le sue riflessioni, i suoi racconti.

Di poche ore fa l’ultimo post della Paravicini, sottopostasi ad un’operazione. “CIAO MAMMA. ‘Ciao mamma, spero che resterai viva’ – l’incipit dei post di Sabrina Paravicini, giunto su Instagram qualche ora fa insieme alla foto che la ritrae dal busto in giù, nel letto d’ospedale con una flebo di morfina – Mi hai salutato così davanti all’ingresso dell’ospedale.

E io ti ho sorriso dicendoti che sarei rimasta viva. Ti ho detto ‘non eravamo d’accordo che sarei morta a 105 anni?’. Lo so mamma ma io ho paura“. Un dialogo struggente quello riportato dall’attrice avvenuto tra lei e il figlio Nino prima che la Paravicini entrasse in ospedale.

La verità è che avevo paura anche io, ho nascosto un foglio in casa con scritte delle cose. Indicazioni per Nino se fosse successo qualcosa“, confessa l’attrice su Instagram, senza celare il timore. “Ieri mi hanno operata. É stata una giornata strana di dolori e sonno. Questa notte non ho dormito“. Sempre nel post: “Non ho bevuto acqua e mangiato nulla fino a questa mattina alle 8. É stato bello mangiare qualche biscotto e sorseggiare del the. È andato tutto bene“. E se la mente tira un sollievo dopo una forte paura, il corpo risente della guerra: “Le mie compagne di stanza sono dolci e affettuose. Io mi sento come se avessi mille anni. Ma sono in piedi. Sono ancora in piedi“.

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