Pedofilo ucciso in carcere con calci e pugni dagli altri detenuti

di redazione

Pedofilo ucciso in carcere con calci e pugni dagli altri detenuti

| domenica 31 Marzo 2019 - 12:32

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Pedofilo ucciso in carcere con calci e pugni dagli altri detenuti

Pedofilo ucciso in carcere con calci e pugni dagli altri detenuti
Un uomo accusato di aver approfittato sessualmente di oltre 100 minorenni è stato ucciso con calci e pugni da altri detenuti.

Christian Maire, uomo statunitense di 40 anni, era stato arrestato lo scorso dicembre. Stando alle indagini delle autorità americane l’uomo era a capo di un sistema di traffico di immagini pedo-pornografiche che ha portato all’arresto di altri 9 uomini in tutta America. L’uomo secondo le autorità avrebbe approfittato di almeno 100 diverse minorenni in tutto il paese.

Durante il processo l’uomo era stato condannato a più di 40 anni nella prigione di stato del Michigan, dove avrebbe dovuto scontare la sua pena. Il 6 gennaio 2019, l’uomo è stato ucciso con calci e pugni dagli altri detenuti, in un aggressione che secondo le autorità sarebbe stata compiuta a causa delle accuse contro l’uomo.

Le vittime dell’orco

L’uomo insieme con altri uomini sparsi in tutto il paese aveva creato un vero e proprio sistema che spingeva le sue vittime, la maggior parte ragazzine e bambine minorenni ad inviare materiale pornografico ai vari profili fake dell’uomo.

Sembra infatti che su vari siti di incontri, molto popolari negli stati uniti, come Gifyo, Periscope, YouNow e MyLOL.com, l’uomo avesse decine di profili falsi. Grazie a questi profili, il 40enne si spacciava per ragazzi giovani, con foto e descrizioni, con i quali manipolava le giovani vittime e le costringeva ad inviare fotografie e video espliciti. Dopo che l’uomo era oramai quasi da un mese nella prigione di stato del Michigan, sarebbe stato ucciso da circa una decina di altri carcerati.

Stando alle prime ricostruzioni delle autorità l’uomo sarebbe stato accerchiato e brutalmente aggredito dagli altri detenuti. Ora è in corso un’indagine per omicidio.
Il vice procuratore che si era occupato del caso di Christian Maire aveva affermato: “Maire aveva tutto, moglie, figli, istruzione superiore, un buon lavoro, sostegno familiare e una ricca esperienza di vita. Maire interpretava il ruolo di marito e padre amorevole, ma passava gran parte del suo tempo libero a sfruttare sessualmente le preziosa figlie di altri papà”.

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