“Pensiamo alla scarcerazione”, omicidio del carabiniere: aggiornamenti sul ragazzo bendato

di admin

“Pensiamo alla scarcerazione”, omicidio del carabiniere: aggiornamenti sul ragazzo bendato

| giovedì 01 Agosto 2019 - 15:17

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“Pensiamo alla scarcerazione”, omicidio del carabiniere: aggiornamenti sul ragazzo bendato

Nelle giornate in cui gli investigatori e gli inquirenti stanno continuando a svolgere il proprio lavoro con lo scopo di chiarire la dinamica che ha portato alla morte del carabiniere Mario Cerciello Rega, gli avvocati difensori di entrambi i giovani turisti americani coinvolti nell’omicidio, hanno dato il via alle proprie strategie.

È un ragazzo giovane ed è molto provato. Il papà è venuto ieri e tornerà nei prossimi giorni. Stiamo valutando se fare istanza al tribunale del Riesame“, queste le parole dell’avvocato Fabio Alonzi, difensore di Christian Gabriel Natale Hjorth, riportate da Il Mattino.

Non so cosa è successo. Sono convinto che a questo punto ci siano delle buone probabilità che nemmeno la polizia sappia cosa è successo. La famiglia attende di vedere il figlio. È qui che hanno trascorso la loro Luna di Miele. Hanno un grande amore per l’Italia.

Sono devastati dal fatto che questa cosa sia accaduta qui. Il ragazzo aveva un coltello. Certamente, almeno a San Francisco, in America non è una cosa sorprendente. Le persone lo usano per protezione“, ha dichiarato l’avvocato Craig Peters, legale della famiglia Elder, in un’intervista esclusiva all’inviato dell’Abc Dan Noyes.

Intanto questa mattina si è svolto un vertice tra inquirenti in procura per fare il punto sulle indagini relative all’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

All’incontro a piazzale Clodio oltre ai magistrati titolari dell’inchiesta, il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e il pm Maria Sabina Calabretta, erano presenti il comandante provinciale dei carabinieri Francesco Gargaro e il comandante del Nucleo investigativo Lorenzo D’Aloia. Dell’omicidio sono accusati Christian Gabriel Natale Hjort e Finnegan Lee Elder entrambi detenuti nel carcere romano di Regina Coeli per concorso in omicidio.

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