Quasi la metà delle donne statunitensi è obesa o in sovrappeso e il tasso di crescita di questo problema è in salita, mentre quello che si registra tra gli uomini è fermo. Ecco perché:
Il tasso di obesità maschile è fermo
Secondo i dati dei Centers for Disease Control Usa pubblicati nel 2016 e relativi al biennio 2013-2014, il 41 per cento delle donne americane è obeso, con un tasso di obesità in costante aumento, mentre gli uomini sono fermi al 35 per cento. La grande domanda ora è “perché”, visto che altre ricerche hanno dimostrato che le donne sono più propense a scegliere cibi sani nei ristoranti, a mangiare meno calorie rispetto ai compagni e ad andare in palestra più spesso degli uomini.
Un piccolo scarto che fa la differenza
Non abbiamo risposte sicure, ma sappiamo che questo non è un fenomeno recente. Le donne hanno sempre avuto più grasso corporeo rispetto agli uomini e il loro tasso di obesità è sempre aumentato un po’ più velocemente degli uomini. La parola chiave è “un po’ ”. Obesità e sovrappeso sono un problema serio per quasi la metà di tutte le donne, un problema che riguarda anche l’ambiente, gli stili di vita e la biologia.
Immagazzinare il grasso
Abbiamo chiesto il perché di questo scarto a Stefano Erzegovesi, medico nutrizionista e psichiatra, responsabile del Centro per i disturbi alimentari dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
«I corpi delle donne si sono evoluti per immagazzinare il grasso corporeo — spiega lo specialista —. Quindi gli ormoni femminili resistono con forza alla perdita di peso in un modo che gli uomini non sperimentano. La menopausa, la gravidanza e i cicli ormonali mensili sono in aggiunta tutti fattori potenzialmente collegati all’aumento di peso».
Metabolismo basso
«Dovendo immagazzinare grasso (per le funzioni riproduttive) — continua il dottor Erzegovesi — , le donne tendono ad accumulare più massa grassa e meno massa magra; quindi, a parità di peso corporeo, hanno meno tessuto metabolicamente attivo, che significa un metabolismo basale più basso, che a sua volta porta le donne a bruciare meno il cibo ingerito».
Effetti economici
«Viviamo in una società che spinge a mangiare di più e a muoversi meno e le donne sono anche più influenzate da alcuni cambiamenti della vita associati all’aumento di peso. Avere un bambino, ad esempio, ma non solo. Il divorzio e la precarietà sul lavoro influenzano entrambi i sessi, ma le donne subiscono maggiormente effetti economici negativi (altro grande fattore di rischio per l’aumento di peso)», osserva l’esperto.
Un cioccolatino al giorno
«Le donne hanno un sistema di regolazione emotiva molto più complesso degli uomini, che le espone, però, più facilmente all’uso del cibo come regolatore emotivo. Più “comfort food” significa ovviamente più peso», dice il dottore.
Impegni famigliari e stress
«Un altro problema è lo squilibrio di genere in casa: le donne sono ancora le persone più impegnate nella maggior parte delle situazioni familiari. In Usa il 70% lavora fuori casa e il 50% si occupa anche di bambini e lavori domestici. L’effetto di questi impegni è lo stress, noto per aumentare il cortisolo, un ormone che facilita l’aumento di peso, specialmente nella regione addominale», conclude lo specialista.
Meno ore di sonno, più appetito
«Le donne hanno anche maggiori probabilità di dormire meno e lo scarso sonno influisce sulla produzione di ormoni (come la grelina) che aumentano l’appetito, inoltre l’affaticamento può influire notevolmente sull’autocontrollo e sulla capacità di prendere buone decisioni rispetto agli stili di vita più salutari», osserva il dottor Erzegovesi.