PESCARA. Chicchi di grandine piovono dal cielo come palle da tennis ma hanno la durezza della pietra. Sono 18 le persone, per il momento, che si sono presentate al Pronto soccorso dell’ospedale per farsi curare ferite, vetri rotti nelle case, parabrezza delle auto a pezzi e auto martoriate dalla tempesta: questi gli effeti del passaggio dello Shelf cloud (la cosiddetta nuvola a mensola) su Pescara.
Una tromba d’aria che sulle spiagge del litorale nord, nel Teramano, verso il confine con le Marche, pare abbia provocato i maggiori problemi in Abruzzo.
E’ presto per fare stime dei danni, anche perché le precipitazioni sono in corso e l’allarme meteo prevede che l’emergenza non sia affatto conclusa, certo è che chi sperava in uno stop all’afa e al caldo torrido ha ottenuto quel che voleva.
Anzi di più, perché non solo le temperature sono calate di almeno dieci gradi ma i colori e la cupezza del cielo sono oggi quelli dell’autunno inoltrato.
I violenti temporali hanno fatto fuggire i bagnanti da Tortoreto Lido, tra ombrelloni e suppellettili da spiaggia letteralmente spazzati dalla tempesta.
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