Barbara D’Urso dopo aver fatto la preghiera in diretta con salvini, spunta una petizione che chiede la chiusura di tutti i suoi programmi. Raggiunge subito 40 mila firme, scoppia la contestazione intrapresa contro la conduttrice, a seguire troverete il testo avvelenato contro di lei.
La preghiera recitata in diretta da Barbara D’Urso e Matteo Salvini durante l’ultima puntata di Live, ha partorito una pioggia di critiche. L’episodio si è verificato domenica 29 marzo, quando il leader della Lega le ha chiesto di poter recitare e dedicare un Eterno riposo. Continua…
Richiesta che è stata subito accolta dalla conduttrice che insieme al politico ha iniziato a pronunciare la preghiera. Dopo l’avvenimento su Change.org è stata lanciata una petizione che chiede ai vertici alti di Mediaset la chiusure di tutte le trasmissioni della D’Urso. L’iniziativa ha subito trovato largo consenso infatti oltre 40 mila persona hanno messo la loro firma a favore della chiusura dei programmi. Una rivolta a tutti gli effetti.
Nella petizione si legge: “Purtroppo sappiamo la caratura culturale dei suoi programmi, ma questa volta ha superato il limite invitando in diretta Salvini e PREGANDO in diretta insieme a lui. Ricordiamoci che l’Italia è un paese laico e che abbiamo i nostri luoghi di culto e sacerdoti. Questa operazione ha sfruttato ancora una volta il potere della religione sugli anziani, così da rafforzare la sua personalità e il suo programma, indegno culturalmente. Continua…
Dopo che per anni ha sfruttato lo spazio per avere sempre più potere fino a creare una ridicola esperienza religiosa in diretta, con un politico”. La preghiera con Salvini ha innescato un vero e proprio polverone. Diversi esponenti politici, ecclesiastici e televisivi non hanno mancato di esprimere dissenso su quanto andato in onda.
“Francamente non l’ho visto ma me l’ha raccontato mia moglie stamattina. Ha detto ‘Mannaggia la miseria, non sai cosa è successo ieri…’ Secondo me, stanno cercando di soppiantare il Santo Padre. Vuole impossessarsi anche del Vaticano, non solo di Canale 5”. Questo il commento sarcastico di Paolo Bonolis sulla vicenda. Il conduttore è intervenuto nella trasmissione radiofonica Un Giorno da Pecora.