Pippo Baudo, la difficile malattia: “Tre ore sotto i ferri”

di Redazione

Pippo Baudo, la difficile malattia: “Tre ore sotto i ferri”

| venerdì 15 Aprile 2022 - 00:41

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Pippo Baudo, la difficile malattia: “Tre ore sotto i ferri”

Il mitico conduttore Pippo Baudo ha avuto a che fare con un episodio veramente drammatico. La malattia improvvisa 

Pippo Baudo parla di una malattia che l’ha colpito e l’ha portato ad essere sottoposto più di una volta a interventi chirurgici. Lo stesso Baudo ha affermato  che questo tipo di problema l’ha portato ad apparire molto più vecchio di quello che è.

Pippo Baudo difficile malattia

E così, su oksalute, leggiamo di un Pippo Baudo alle prese con una malattia ereditaria un qualcosa che ha preso dalla madre. Fortunatamente ha scoperto che a questa sua patologia esisteva un rimedio, un qualcosa che però l’ha portato ben a tre volte sotto i ferri.

Nel corso del primo intervento insieme a lui c’era anche Elton John, personaggio che purtroppo non riusciva a trovare un via d’uscita alla sua patologia. Tutto ciò accade nel 1980, periodo in cui Pippo Baudo viene a conoscenza di una tecnica francese ad opera del professor Puthod. Per cercare di trovare rimedio al problema, si recò nello studio del dottore Parigino in cui trovò anche Elton John e il cantante Charles Aznavour.

Non era sufficiente un solo intervento chirurgico per Pippo Baudo

Pippo Baudo difficile malattia

Elton John, non riuscì a trovare una soluzione al suo problema. La sua condizione vedeva dei capelli troppo fini, un elemento su cui era impossibile lavorare. Ed è proprio questo il problema ereditario che ha colpito Pippo Baudo, una calvizie che l’ha spinto a cercare un rimedio possibile.

E così Pippo Baudo racconta del primo intervento, un’occasione in cui provò molto dolore in quanto gli specialisti gli staccarono i lembi di cuoio capelluto in cui c’erano ancora molti bulbi piliferi. Così che potessero essere impiantati nella parte della testa senza capelli. Nonostante questa operazione, Pippo Baudo non fu pienamente soddisfatto di questo primo intervento.

Nel corso di una seconda operazione, trascorse “Tre ore sotto i ferri, in anestesia locale”. A quell’epoca il conduttore incontrò Giuseppe Rosati, uomo che aveva migliorato le sue tecniche in Brasile e in America. Il secondo intervento consiste nel prelevare uno ad uno tutti i bulbi piliferi che si trovavano nella parte della testa piena di capelli, per impiantarli lì dove la calvizie era presente.

Durante queste 3 ore di intervento, Pippo Baudo fu molto tranquillo al punto da chiacchierare amichevolmente con il chirurgo. Questa volta l’intervento procedette a gonfie vele, dopo soli pochi giorni, guardandosi allo specchio Pippo Baudo poteva vedere la crescita dei suoi nuovi capelli. Solo dopo 3 mesi l’uomo aveva un aspetto del tutto diverso, decisamente ringiovanito.

Per migliorare un po’ la situazione, qualche anno dopo, si sottopose ad un altro intervento. Finalmente aveva eliminato quel problema ereditario che l’aveva molto preoccupato.

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