Pistoia, prete attacca Salvini: “Con le sue leggi Gesù non si sarebbe salvato da Erode”
Don Paolo Tofani, prete della provincia di Pistoia, ha duramente attaccato i provvedimenti del governo in materia di immigrazione: “E’ inutile fare il presepe e poi ostentare segni cristiani se poi non viviamo quello che Gesù ci ha insegnato cioè l’accoglienza, l’amore, la misericordia”.
“Bisogna ricordarsi che la famiglia di Gesù fu costretta, visto l’infanticidio ordinato da Erode, ad emigrare in Egitto, come ci dice il Vangelo. Ma non lo avrebbe potuto fare se ci fosse stata una legge sui migranti come c’è oggi in Italia”. L’ennesimo attacco di un uomo di chiesa al governo arriva dalla Toscana, dove Don Paolo Tofani, sacerdote di San Piero ad Agliana, in provincia di Pistoia, nell’omelia della messa di ieri ha pronunciato parole durissime nei confronti dei provvedimenti adottati dall’esecutivo soprattutto verso i migranti e i poveri.
Il parroco in particolare si è soffermato sulla “legge Salvini”, cioè del Decreto sicurezza. “Ho detto che è inutile fare il presepe e poi ostentare segni cristiani se poi quando ci inchiniamo alla grotta di Betlemme non viviamo quello che Gesù ci ha insegnato cioè l’accoglienza, l’amore, la misericordia, la disponibilità al servizio. I simboli contano se c’è dietro una vita”.
L’iniziativa di Don Paolo Tofani ha suscitato non poche polemiche, tanto che il senatore della Lega Manuel Vescovi ha duramente replicato. “Da cattolico sono rimasto sbalordito e fortemente amareggiato da quanto riferitomi da alcuni fedeli che stamani hanno assistito alla messa officiata da don Paolo Tofani nella chiesa di San Piero ad Agliana perché nel corso dell’omelia il prelato avrebbe detto che ‘Non ha importanza fare il presepe’ e ‘se Salvini fosse esistito ai tempi di Cristo, Gesù Bambino sarebbe morto”. Secondo il parlamentare “se effettivamente fosse stata pronunciata, sarebbe gravissima e non in linea con lo spirito di un uomo che veste, tra l’altro, l’abito talare”.
L’iniziativa di Don Tofani non è che l’ultima di un uomo di chiesa contro i provvedimenti del governo; nelle scorse settimane il sacerdote genovese don Paolo Farinella aveva persino annunciato la chiusura della chiesa nel periodo natalizio spiegando poi ai fedeli: “Se Gesù, con Maria e Giuseppe, si presentasse da noi per celebrare la sua nascita, col decreto immondo di Salvini, sarebbe fermato alla frontiera e rimandato indietro perché migrante economico, perché senza permesso di soggiorno”.