«Le regole sono chiare: non si possono portare animali in chiesa, lo sapeva anche San Francesco». Con queste parole il sacerdote della chiesa Pier Giorgio Frassati di Torino ha negato l’accesso a un quattrozampe ai funerali del suo proprietario.
Inutili le proteste dei parenti e amici presenti. Pavel in quella chiesa non era ammesso. E’ dovuto rimanere fuori, piagnucolando per potersi avvicinare alla bara di Giorgio Aurnia, l’84 enne con cui viveva deceduto nei giorni scorsi.
Eppure chi conosce quel cane assicura che è docile e anziano, non avrebbe dato fastidio a nessuno. Ma la decisione del prete è stata irrevocabile.
Solo quando i funerali sono terminati il cane ha potuto riavvicinarsi al suo amico Giorgio e accompagnarlo fino all’ultimo saluto.Inizia la giornata con la Cucina de La Stampa, la newsletter di Maurizio Molinari
Una questione che però avrà degli strascichi: gli amanti degli animali pensano già di organizzare una raccolta di firme perché una situazione come questa non si verifichi più.
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