Un terribile incendio è avvenuto questa mattina in una fabbrica di esplosivi a 200 km da Mosca. Sono almeno sette i morti, sedici i feriti e una decina i dispersi. Il bilancio delle vittime è destinato ad aumentare nel corso della giornata.
Esplosioni fortissime e un rumore assordante ripetuto più volte. Una fabbrica che si occupa di produrre materiale esplosivo è andata fuoco. È accaduto questa mattina intorno alle 8.20, nella città di Ryazan, a un paio di centinaia di km dalla capitale russa. Attualmente i morti sono almeno sette, tutti dipendenti della fabbrica.
Altri 16 sono rimasti feriti nelle fiamme e i dispersi una decina. I testimoni hanno raccontato che appena prima del divampare dell’incendio, ci sono state diverse esplosioni, tutte fortissime, poi uno dei laboratori di polvere da sparo della “Elastic”, delle dimensioni di 160 metri quadrati, ha preso fuoco.
Oltre alle vittime, che nel corso della giornata potrebbero aumentare, altri 12 dipendenti sono stati evacuati dalla struttura. Sul posto sono intervenute due squadre di operatori sanitari con le ambulanze, i vigili del fuoco e la polizia. L’incendio potrebbe essere stato causato da una violazione del processo produttivo durante la realizzazione degli esplosivi. Una delle operazioni che permettono la produzione del prodotto finito è andata storta.
Sono in corso le indagini delle forze dell’ordine per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente. La commissione investigativa ha ordinato un sopralluogo tecnico sul posto. Fortunatamente “Non c’è alcun pericolo per la popolazione vicina che le fiamme si estendano”, ha tranquillizzato il ministro per le emergenze.
AGGIORNAMENTO – Il ministero della Salute della regione russa di Ryazan ha confermato la morte di 15 persone in un incendio in una fabbrica di polvere da sparo nel distretto Shilovsky: lo riporta il gruppo operativo del governo regionale, ripreso dall’agenzia Interfax. “Quindici persone sono morte in un incendio nello stabilimento Elastik nella cittadina di Lesnoi, nel distretto Shilovsky”, riferisce il rapporto citato da Interfax.