L’ultima ipotesi sulla scomparsa dalle scene della moglie del principe Alberto di Monaco arriva dai tabloid spagnoli. Un sospetto rilanciato anche dal chirurgo estetico interpellato dal settimanale Oggi… Charlene Wittstock ha appena compiuto 44 anni, lontana ancora una volta da tutto e tutti, nel mistero. Si dice che sia arrivata a pesare 46 chili. “Charlene Wittstock si è rifatta e ha avuto gravi sofferenze fisiche”, dice il chirurgo estetico interpellato dal settimanale Oggi.
Secondo i tabloid spagnoli, la principessa di Monaco sarebbe addirittura sfigurata. L’ultima teoria sulla scomparsa dalle scene della moglie del principe Alberto forse nasconde dunque una nuova, terribile verità. Anche perché, all’indomani della festa di Santa Devota, arriva un laconico messaggio da Palazzo Grimaldi, in cui si dice che “la convalescenza della principessa prosegue in modo soddisfacente e incoraggiante”. E che “non appena la sua salute lo consentirà, la Principessa condividerà con gioia altri momenti conviviali con tutti i sudditi”
NON SI MOSTRA PERCHÉ È SFIGURATA – È passato quasi un anno da quando è scoppiato il “caso Charlène”. Da quando cioè, la principessa di Monaco è volata in Sudafrica, e poi c’è rimasta per mesi, per complicazioni di salute, interventi chirurgici alla testa, collassi, dimagrendo fin quasi a scomparire. E poi è rientrata nel Principato, si è fatta scattare un paio di foto con marito e figli (nascondendo il viso con la mascherina), e si è eclissata di nuovo, sempre per motivi di salute ha detto il Palazzo, questa volta in Svizzera.
Le teorie su cosa le sia successo davvero non si contano. Molti puntano su una crisi insanabile con il principe Alberto, che l’ha portata alla fuga. Ma i tabloid spagnoli hanno tirato fuori anche un’altra versione. Hanno scritto che la principessa (ufficialmente vittima delle complicazioni di un intervento al seno mascellare) stia invece subendo le nefaste conseguenze di un intervento di chirurgia estetica eseguito a Dubai. O meglio, mal eseguito: l’avrebbero addirittura sfigurata. Motivo per cui non si starebbe più mostrando in pubblico. Possibile? Abbiamo chiesto un parere a un esperto in materia, il professor Werner Lothar Mang, chirurgo estetico e scrittore, fondatore della Società tedesca per la medicina estetica.
Professor Mang, si dice che i malesseri di Charlène siano dovuti a interventi estetici mal riusciti. «Charlène mi insospettisce da tempo. Secondo me, negli anni ha subito diversi interventi estetici al viso, e non mi stupisce che tutto questo le abbia provocato delle gravi sofferenze fisiche. È innegabile che abbia un altro aspetto rispetto a prima, le labbra sono più grandi e gli zigomi sono rialzati».
Perché operarsi? È così bella… «Esistono persone di bell’aspetto che si vedono brutte. Purtroppo, anche se si operano, queste persone non si sentiranno meglio. Per questo, lavoro in tandem con uno psicologo, eseguo un intervento solo se ci sono motivazioni ragionevoli per farlo. Ma una donna non deve farsi impiantare un sedere alla Kim Kardashian dove ci si può appoggiare sopra un boccale di birra».
Quali sono state le richieste più stravaganti che le hanno fatto? «Ci sono donne che vogliono una vita sottile come Victoria Beckham e vogliono che asporti loro una costola, op- pure l’osso medio del piede per poter indossare meglio i tacchi da 15 centimetri. Ci sono uomini che vogliono assomigliare ad Arnold Schwarzenegger nei suoi tempi migliori e desiderano un impianto sotto le spalle. Io mi rifiuto, perché oltretutto possono intervenire gravissime conseguenze e fortissimi dolori. Durante l’Oktoberfest è venuto da me un italiano che voleva un impianto ai polpacci, per poter portare meglio i pantaloni di pelle corti. Gli ho consigliato di mettere del cotone nelle calze. Costa di meno».
Si è scagliato contro la mania della bellezza anche nel suo libro Abissi della chirurgia estetica. «Io sto dalla parte della chirurgia plastica onesta. Due terzi dei miei interventi sono ricostruzioni. Per esempio, aiutiamo le donne che hanno subito la mastectomia per il cancro. Soltanto un terzo della mia attività riguarda la chirurgia estetica. In questo settore sono da sempre molto critico. Chirurgia estetica sì, fissazione no! È assurdo vedere ragazze di appena 14 anni aspettare nella sala d’attesa per farsi gonfiare le labbra come la loro influencer preferita di Instagram, o perché vogliono un naso alla Kardashian. Sono convinte che grazie a un intervento anche loro diventeranno famose. Il vero danno lo fanno questi social media. Un terzo delle ragazze tra i 14 e 16 anni non è contento del proprio aspetto perché lì ti dicono in continuazione che solo gonfiando le labbra e con il bell’aspetto si guadagnano tanti soldi. È una mostruosità».
Ha scritto anche di danni gravi causati dalla chirurgia estetica. «In Europa dell’est vennero usate costole di maiale per sistemare nasi. Siamo intervenuti pure su una donna che si era fatta operare al seno in Thailandia, ma le era stata impiantata una spugna da bagno. In questi casi, i pazienti sono troppo creduloni. Non ci si può fidare dei consigli su internet. La chirurgia estetica non è una visita dal parrucchiere. Comporta gli stessi pericoli degli altri interventi chirurgici».
Eppure, alcuni sono quasi “dipendenti” dalla chirurgia. «Si aspettano di diventare più felici dopo un intervento estetico, ma è sbagliato. Se sperano di salvare il matrimonio con un face-lift, non hanno scelto la via giusta. Se sei in questo ambiente da tanto tempo come me capisci subito se un intervento può aiutare davvero».
Di solito, chi viene da lei? «Insegnanti, avvocati, medici. Soprattutto persone intorno ai 50 anni, che vogliono rimuovere i segni dell’età. Dicono: non mi sento ancora vecchio, per questo vorrei dare una sistemata alle palpebre. Altre, invece, non vogliono avere un lungo naso, con una gobba. Se si esegue un intervento accurato, può rappresentare una grande benedizione per le persone. Ma i risultati possono essere anche disastrosi. Penso a un’internista di Düsseldorf che ha aspirato del grasso del corpo di una donna per poi iniettarlo nei glutei, con conseguenze gravissime, perché il grasso si scioglie. Ma per molti medici la chirurgia estetica è solo un business, e la praticano pur non avendo il giusto background professionale. Il fatto, ad esempio, che si organizzino dei “botulino-party” lo trovo orribile. Possono crearsi addirittura delle paralisi facciali a causa di questi eccessi».
È vero che ci sono le mode? «Tempo fa tutti volevano un naso come Meghan Markle, ma adesso preferiscono quello di Kylie Jenner. I modelli cambiano di continuo. Prima c’era Brigitte Bardot con labbra carnose e molto seno. Poi, tutto il contrario, Twiggy. Per me, la più bella era Grace Kelly. Era perfetta. Quando eseguo degli interventi penso a lei. Per gli uomini, invece, penso a George Clooney».
Tra i suoi pazienti, ci sono vip come Ornella Muti e la figlia Naike. «Sì, vedono la chirurgia estetica in modo molto positivo. Con Ornella abbiamo lavorato davvero bene, ha un aspetto molto naturale».
Se avessero ragione gli spagnoli, Charlène non sarebbe la prima royal col ritocchino. Anche Letizia di Spagna è “sospetta”. «Sì, si è fatta operare al naso e ha fatto dei trattamenti di acido ialuronico. Anche io la trovavo più naturale e più bella prima. Ecco, lei una di quelle donne delle quali non capirò mai il perché si siano sottoposte a degli interventi estetici».