Un uomo è stato fermato nell’indagine condotta dalla polizia di Torino sulla bimba di tre anni morta dopo essere precipitata dal balcone al quarto piano di un condominio sito in via Milano 18 a Torino Fatima, nel centro del capoluolgo piemontese. Si tratta di Azar Mohssine, 32 anni, compagno della madre della piccola, ora accusato di omicidio. L’uomo è stato portato dagli agenti in manette in procura a Torino per essere interrogato dal pubblico ministero Valentina Sellaroli.
Era vestito con una felpa a quadri rossoneri. Nella mattinata di ieri in tribunale era stato condannato a otto mesi al termine di un processo, celebrato con il rito abbreviato, per il possesso, da lui negato, di una cinquantina di grammi di hashish. Come spiegato dalla Questura di Torino: “Gli elementi e le testimonianze raccolte nelle prime fasi investigative hanno consentito una sommaria possibile ricostruzione del fatto e una prima qualificazione giuridica, che sarà sottoposta al vaglio del giudice nelle successive fasi del procedimento”.
La bimba è morta in ospedale
La bambina, caduta nel vuoto nella serata di ieri, è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino in condizioni disperate, e nella notte i sanitari hanno tentato un delicato intervento neurologico. Fatima però, questo il nome della bimba, non ha retto al grave trauma cranico riportato a causa della violenta caduta e il suo cuoricino ha smesso di battere questa mattina. Sull’incidente sta indagando la Squadra Mobile della Questura, che nella notte ha ascoltato la madre della vittima, di anni 41, e le testimonianze di alcuni testimoni, tra cui un vicino di casa.
Al momento è in corso l’interrogatorio del 32enne di origine marocchina, compagno della mamma. Stefania, che lavora al Panificio della Basilica, in via Milano, a Torino, è stata la prima persona che ieri sera ha soccorso la bimba precipitata dal quarto piano e finita nel cortile dell’edificio. La donna ha raccontato: “Ho finito il mio orario di lavoro, stavo facendo le pulizie, erano le 21 circa quando ho sentito una persona che parlava in lingua straniera e una in italiano, sembrava una discussione ma non un litigio.
Poi ho udito un boato, come una cassa d’acqua che cade per terra”. Ha poi continuato ricordando di essersi affacciata “sul cortile per dire loro di abbassare la voce, ma quando ho aperto la porta ho visto la bambina per terra. Respirava con affanno, il polso era debole ed era molto fredda. Allora l’ho coperta con la mia giacca, poi abbiamo chiamato i soccorsi, che sono arrivati velocemente. La mamma è scesa subito, continuava a dire ‘la mia bambina, la mia bambina’, nel frattempo è arrivato il compagno”.
I vicini di casa sono sconvolti dalla tragedia
Tutti gli inquilini del palazzo sono rimasti sconvolti da quanto avvenuto ieri:”Abbiamo sentito delle urla disumane. Abbiamo guardato giù e abbiamo visto quel corpicino”. Una vicina di casa di casa ha raccontato di aver sentito le “urla strazianti della mamma che conosciamo, come conoscevamo il suo precedente compagno”. La donna ha poi tenuto a sottolineare che tutti si stanno chiedendo “come abbia potuto una bimba così piccola scavalcare le ringhiere del ballatoio che sono alte”. Come detto in precedenza, è stata una dipendente di un panificio che ha il retro sul cortile dell palazzo la prima a scoprire la tragedia. La proprietaria del negozio ha raccontato: “La nostra ragazza, Stefania, che stava lavorando in laboratorio, ha sentito un tonfo e poi ha visto la bimba a terra. Non ha fatto avvicinare nessuno e ci ha telefonato dicendo cos’era accaduto. A quanto abbiamo capito i soccorsi sono stati chiamati dal compagno della mamma”. Intanto un mazzo di fiori è stato depositato sul luogo della tragedia, dove è stato rinvenuto il corpicino della bambina. Ad accompagnare l’omaggio floreale, un biglietto con la scritta: “Ciao piccola, ora gioca felice con gli altri angeli. Rimarrai sempre nei nostri cuori”.