Occhi puntati alla ‘cometa di Natale’, massima luminosità il 16 dicembre
Sta arrivando nel punto più vicino alla Terra, previsto per domenica, e quindi alla sua massima luminosità. Sarà molto vicina alle Pleiadi, nella costellazione del Toro, visibile anche a occhio nudo con un cielo molto buio. Ecco gli eventi per osservarla
L’APPUNTAMENTO con la ‘cometa di Natale’ è alle porte, 46P/Wirtanen, nelle ultime settimane, si è avvicinata alla Terra e il perigeo è previsto per domenica 16 dicembre, quando sarà alla minima distanza dal nostro Pianeta e al massimo della visibilità. La potremo scorgere in cielo accanto all’ammasso delle Pleiadi, anche a occhio nudo, qualche ora dopo il tramonto. A patto di trovarci sotto un cielo particolarmente buio, lontani dalle luci delle città.
Scoperta nel 1948 dall’astronomo statunitense Carl Wirtanen, è una delle cosiddette “comete gioviane”. Orbita attorno al Sole in poco meno di cinque anni e mezzo, arrivando, ogni volta, a distanza di sicurezza dalla nostra stella: 150 milioni di chilometri, più o meno la distanza della Terra rispetto al Sole.
La sua orbita è dunque piuttosto ‘stretta’, a differenza delle sorelle che hanno origine dalla nube di Oort, ai confini del Sistema solare (come la cometa di Halley) Wirtanen a ogni rivoluzione arriva dalle parti di Giove e poi fa ritorno verso il Sole. Proprio l’influenza gravitazionale del pianeta più massiccio ha piegato la sua orbita, facendo sì che in questo ultimo passaggio, precisamente il 12 dicembre, abbia doppiato il perielio (il punto più vicino al Sole) alla distanza minore mai raggiunta.
E quest’anno il suo perielio cade a pochissimi giorni dal momento in cui si troverà più vicina a noi. Il 16 dicembre sarà dunque alla minima distanza dalla Terra, appena 11 milioni di chilometri, l’occasione migliore per osservarla, anche se già da alcune settimane ha preso a solcare il cielo muovendosi dalla costellazione della Fornace ed Eridano verso il Toro.
•L’incontro con le Pleiadi e le stelle cadenti
Ed ecco come fare a osservarla. Se ci si trova in montagna o sotto cieli privi di inquinamento luminoso, lontani dalle città, è possibile già da qualche giorno scorgerla a occhio nudo. Ma non avrà il classico ‘vestito da cometa’, al quale siamo abituati. La prospettiva fa sì, infatti, che la sua coda rimanga nascosta alla nostra vista. Per cui si presenterà a noi con un alone diffuso, di colore verde, la sua chioma, accesa dal vento solare.
Il 16 dicembre la troveremo vicinissima all’ammasso delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. Uno degli oggetti celesti più facilmente riconoscibili. Lo avrete notato tutti, almeno una volta, è quel gruppetto di stelle brillanti che fa mostra di sé alzando lo sguardo sopra la costellazione di Orione, A destra delle stella più luminosa del Toro, Aldebaran.
Se trovare la sua posizione sarà piuttosto facile, scorgerla a occhio nudo potrebbe non esserlo: “La sua luminosità è pari a 3,5 ma è distribuita in maniera diffusa, per questo è più difficile da individuare rispetto a una sorgente puntiforme come una stella – spega Paolo Candy, direttore dell’Osservatorio Monti Cimini, in provincia di Viterbo – ma già con un piccolo binocolo appare davvero molto bella”.
Ma ad animare il cielo di dicembre ci sono ancora le Geminidi. Il picco delle stelle cadenti di questo periodo dell’anno è appena trascorso (nella notte tra il 13 e il 14 dicembre erano previste anche più 100 meteore all’ora). E il radiante, il punto del cielo dal quale sembrano originarsi, è poco distante dal Toro. Si trova infatti nella costellazione dei Gemelli, dalla quale questo sciame meteorico, tra i più intensi dell’anno (se la batte con le Perseidi di agosto) prende il nome. Non sarà raro, quindi, imbattersi in una scia brillante mentre si è intenti a sbirciare in quella zona di cielo. Candy è riuscito a catturare in un fortunato scatto, la cometa e la scia di una meteora: “In tanti anni che faccio foto non mi è mai capitato, perché le Geminidi sono velocissime. Ma questa è un’ottima occasione per provare a ritrarle, con foto a largo campo, assieme alla cometa”.
•Gli eventi per osservare la cometa
Chi non è abbastanza fortunato da godere di un cielo privo di nubi, potrà ammirare la cometa grazie alla diretta streaming del Virtualtelescope, condotta dall’astronomo Gianluca Masi, inizio alle 23 del 16 dicembre. A Roma è previsto un evento al Teatro Verde, lunedì 17 dicembre a partire dalle 21, con le immagini trasmesse proprio dai telescopi del Virtualtelescope. I biglietti sono disponibili sul sito del teatro.
Sempre a Roma, gli astrofili dell’Accademia delle stelle attendono i curiosi e gli appassionati nel cortile superiore di San Gregorio Barbarigo all’Eur, per osservare la cometa al telescopio a partire dalle 21 di sabato 15 dicembre.
A Siena, apertura straordinara dell’Osservatorio dell’Università per la serata di sabato 15 dicembre. Un’occasione non solo per ammirare la cometa al telescopio, ma anche per visitare la struttura, osservare gli strumenti e conoscere le attività che si svolgono. L’evento avrà luogo anche in caso di cielo nuvoloso.
In provincia di Rimini l’osservatorio Copernico, sulle colline di Saludecio, punterà l’obiettivo del suo telescopio di 40 centimetri di diametro e metterà a disposizione diversi altri strumenti per l’osservazione, sabato 15 dalle 21 fino a notte inoltrata.
A Leinì (To), gli astrofili locali organizzano una serata, sabato 15 dicembre, preceduta da un incontro nella sala consiliare con la possibilità di osservare la cometa dalla Torre dell’Ammiraglio con i telescopi.
Anche l’Osservatorio polifunzionale del Chianti, a Barberino Val D’elsa, apre le sue porte alle 22 di sabato 15 per una visita e una serata dedicata all’osservazione di 46P/Wirtanen. La prenotazione è obbligatoria.
A Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, l’Osservatorio Lazzaro Spallanzani di Iano di Scandiano, dell’Associazione Scandianese Fisica Astronomica, è aperto all’osservazione sabato 15 dalle 21.30. Notte di cometa e stelle cadenti per il Gruppo astrofili di Faenza, l’osservazione partirà alle 21 fino all’una di notte.
Altri eventi sono in programma a Mendicino (Cs), Casasco (Al), e Casarano (Le) ma il consiglio è quello di cercare l’osservatorio o il gruppo di astrofili più vicino tra le decine sparsi in tutta Italia (magari pubblicati sulle pagine Facebook di ciascuna associazione), per trovare l’evento più comodo da raggiungere, sperando in un cielo sereno.