Il funerale è stato celebrato nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Flumini. Matteo Fabbrocile, il ragazzo di quattordici anni travolto e ucciso da un’auto sabato sera a Quartu Sant’Elena, nel Cagliaritano.
Matteo stava attraversando la strada in via S’Ecca S’Arrideli per tornare a casa ed era appena essere sceso dal pullman quando è stato travolto da un veicolo guidato da una donna che subito si è fermata a prestare soccorso. L’impatto è stato violento e per l’adolescente non c’è stato nulla da fare.
Lunedì è arrivato il nulla osta del medico legale e per tutta la giornata è proseguita la processione di familiari e amici nella camera mortuaria del cimitero comunale di via Marconi, dove era stata portata la salma del ragazzo.
Il fratello di Matteo morto a diciotto anni: il 14enne sarà sepolto accanto a lui – Dopo la messa che sarà celebrata da don Gianni Paderi, parroco di Santa Maria degli Angeli, Matteo sarà sepolto accanto al fratello Diego, morto nel 2003 a 18 anni per un male incurabile. Matteo ieri avrebbe dovuto iniziare a frequentare l’istituto alberghiero Gramsci a Monserrato. Il suo sogno, come si legge sui quotidiani locali, era diventare chef. Anche la mamma, distrutta dal dolore e costretta a sopportare la perdita di un altro figlio, ha detto che Matteo era molto contento, “ma il destino per noi ha deciso diversamente”.
Strade buie e senza marciapiedi dove è morto Matteo – Nella zona in cui è morto il ragazzo intanto, dopo la tragedia è riesplosa la polemica per le condizioni in cui versano le fermate degli autobus distribuite nella zona extra urbana, in territorio di Flumini. Le strade sono buie e pericolose. Di fronte ai licei in via Pitz’e Serra i ragazzi all’uscita di scuola sono costretti ad aspettare il pullman in un marciapiede stretto che non riesce a contenerli tutti. In comune a Quartu si è anche svolto un vertice fra il sindaco Stefano Delunas e i dirigenti di settore: si è trattato di un incontro utile a capire che cosa si può fare per garantire la sicurezza in quella zona.
Aperto un fascicolo per omicidio stradale – Dopo l’incidente mortale di sabato sera, a seguito dei rilievi e delle testimonianze raccolte dai carabinieri il sostituto procuratore del tribunale di Cagliari, Alessandro Pili, ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, iscrivendo nel registro degli indagati la conducente del veicolo che stava transitando nella corsia opposta a quella del bus. La donna ha raccontato di aver visto spuntare all’improvviso il ragazzo da dietro il bus e di non aver potuto fare nulla per evitarlo. L’iscrizione è un atto necessario perché il pm ha intenzione di effettuare una perizia tecnica al fine di ricostruire la dinamica esatta e la velocità dell’auto investitrice. La Procura vuole essere certa che il suv abbia regolato la velocità in prossimità di quel tratto e verranno svolte anche attività tecniche sul suo telefonino per accertare se fosse o memo in funzione.