Il suo ricordo con tutte le foto a fine articolo. La cantante e attrice Juliette Gréco è morta oggi a Ramatuelle, in Provenza, all’età di 93 anni. Lo riferisce la stampa francese spiegando che l’annuncio è stato dato dalla famiglia. Greco fu la musa dell’esistenzialismo e indimenticabile interprete della canzone francese, da Brel a Gainsbourg, Vian, Roda-Gil, Miossec o Biolay.
In Italia era diventata popolare anche per il suo ruolo nello sceneggiato della Rai degli anni ’60 ‘Belfagor, il Fantasma del Louvre’. Una profonda amicizia la legò a Jean Paul Sartre che scrisse per lei ‘Les rues des Blancs-Manteaux’, ma il vero, grande amore della sua vita fu il trombettista di colore Miles Davis, giunto a Parigi con la sua band composta da Tadd Dameron, Kenny Clarke, James Moody e Pierre Michelot. (Continua…)
Un amore irriverente e scandaloso per i tempi. Quando si lasciarono lui cadde in una profonda depressione. Dopo Miles Davis Juliette Greco conobbe l’attore Philippe Lemaire, da cui ebbe una figlia, Laurence-Marie, il suo primo marito, poi ci furono Michel Piccoli e il pianista Gérard Jouannest.
Ricca anche la sua filmografia (in Italia negli ’60 partecipò ad uno sceneggiato tv di successo, ‘Belfagor’) diretta, tra gli altri, da Cocteau (‘Orfeo’), Jean Renoir (‘Eliana e gli uomini’), Jean Huston (‘Le radici del cielo’), Jacques Brel (‘Le Far-West’). (Continua…)
Il successo sarà televisivo, nel ‘65, nella serie Belfagor ovvero il fantasma del Louvre nel quale è la sensuale e ambigua Luciana Borel, che si scoprirà essere il fantasma, una storia a cui rimase sempre legata tanto da tornare in un cameo nel film del 2001 di Jean-Paul Salomé. Il secondo marito è Michel Piccoli, che lei lascia “per noia”. Il terzo marito, con il quale è rimasta fino alla fine e per più di trent’anni, è Gérard Jouannest, compositore e pianista di Jacques Brel e Barbara, uomo elegante e non mondano. Insieme si erano ritirati in una bella casa a Ramatuelle, nel sud della Francia, dove è morta.
Le canzoni che la rendono immortale sono Si tu t’imagines (1950), poesia di Raymond Queneau, musica di Joseph Kosma; Les feuilles mortes (1951), parole di Jacques Prévert e musica di Kosma; Sous le ciel de Paris (1951), parole di Jean Dréjac, musica d’Hubert Giraud; Je hais les dimanches (1951), parole di Charles Aznavour e musica di Florence Véran; Il n’y a plus d’après (1960), parole e musica di Guy Béart; Jolie Môme (1961), parole e musica di Léo Ferré; La Javanaise (1963), parole e musica di Serge Gainsbourg.