Inizia giovanissimo come cronista, lavorando per la radio, poi passò alla televisione, dove divenne uno dei volti più amati del piccolo schermo e apprezzato dal popolo italiano per la sua professionalità. Non sono note le circostanze #FOTO A FINE ARTICOLO
L’inizio della carriera da giovanissimo
Nato a Cagliari nel 1930, da bambino si trasferisce con la famiglia a Parma, per poi cambiare nuovamente città e stabilirsi a Pola. Pochi sanno, forse, che da ragazzino prese parte ad alcuni film anche piuttosto importanti, come ad esempio “Il vedovo” diretto dal maestro Dino Risi in cui ebbe un piccolo ruolo accanto ad Alberto Sordi, ma il suo destino non era quello dell’attore.
È nel 1949 che inizia la sua carriera nel mondo del giornalismo, con il primo lavoro in radio dove svolse il ruolo di cronista e anche documentarista: una dote, quella di raccontare il mondo in ogni suo piccolo dettaglio e di arricchire la narrazione di un evento in tempo reale che è stata una delle sue caratteristiche più spiccate, che ha segnato il suo modo di parlare agli italiani di sport, ma anche di attualità e di qualsiasi argomento trattasse.
I grandi eventi raccontati da Tito Stagno
Nel 1955 inizia la sua avventura televisiva, dopo aver partecipato ad un corso di specializzazione che gli consentì di entrare nella redazione per primo telegiornale, diretto da Vittorio Veltroni. Già nel 1956 comparve davanti una telecamera per raccontare i Giochi Invernali di Cortina d’Ampezzo e si occupò di tantissimi eventi sportivi negli anni a seguire.
Ma la sua voce accompagnò eventi importanti come l’arrivo di Capi di stato stranieri in Italia, dai reali inglesi, al presidente americano John Fitzgerald Kennedy, seguendo anche l’elezione di due Papi ovvero Giovanni XXIII e Paolo VI, nonché due presidenti della Repubblica: Antonio Segni e Giuseppe Saragat. Tra gli eventi senza dubbio più significativi per la storia dell’umanità, c’è stato il primo volo di Jurji Gagarin attorno alla Terra, che fu raccontato nel dettaglio da Tito Stagno nel 1961, la passione con cui si mise al servizio della televisione italiana, diventando il giornalista per eccellenza delle trasmissioni in diretta,
occupandosi in primis delle grandi scoperte astronomiche, ed è sua la voce che annunciò l’effettivo sbarco sulla Luna del 20 luglio 1969 con il suo celebre ed emozionato “Ha toccato! Ha toccato il suolo lunare”, in collegamento con la stazione di Houston dove si trovava Ruggero Orlando. Una delle esperienze professionali e di vita che il giornalista ha sempre raccontato con grande trasporto e con un briciolo di nostalgia: “Una stagione di entusiasmi, di coraggio, di desiderio di conoscenza che si rivelo’ poi troppo breve”.