Caterina Morelli una dottoressa fiorentina di 38 anni specializzata in chirurgia pediatrica è morta nella notte tra giovedì e venerdì a causa di un tumore. Un tumore aggressivo contro il quale combatteva da anni.
La storia di questa donna è la storia del suo grande amore per la famiglia e i figli, un amore così grande che l’ha portata a dare la sua stessa vita.
Caterina si è sposata con Jonata nel 2012, due anni dopo aver dato ala luce la figlia Gaia. Una decina di giorni dopo le nozze ha scoperto di essere incinta del secondo figlio. Ma quattro ore dopo ha ricevuto una terribile notizia. L’analisi su un nodulo al seno mostrava una forma di tumore estesa e molto aggressiva.
La donna avrebbe dovuto interrompere la gravidanza per potersi sottoporre alle cure di chemioterapia e radioterapia. Di abortire però Caterina non vuole neppure sentir parlare, così si rivolge all’Istituto europeo di oncologia di Milano nel tentativo di curarsi con metodi meno invasivi ed aggressivi che le consentano di far nascere il secondo figlio. Dà alla luce Giacomo nel febbraio del 2013 e solo dopo accetta di curarsi con le chemio.
Il tumore dà tregua alla donna per meno di due anni e si ripresenta nel 2015 più aggressivo di prima: ha metastasi al fegato, al polmone, alle ossa, non è più operabile e può solo sperare in nuovi cicli di chemioterapia, ben cosciente che non aver affrontato con altrettanta prontezza la malattia per portare avanti la gravidanza potrebbe aver compromesso per sempre la sua vita.
E infatti nel settembre dello scorso anno la situazione precipita e le metastasi arrivano al cervello: Caterina fa in tempo ad assistere alla prima comunione della figlia il 26 gennaio, ma meno di due settimane dopo entra in coma e muore.