Reggio Emilia, 14 dicembre 2021 – Si parla anche di “due donne di etnie diverse”, ma ben radicate nella nostra provincia, nella seduta speciale che l’Assemblea legislativa della Regione ha convocato ieri sulla violenza contro le donne. Da Reggio le loro storie tragiche hanno scosso l’Italia. Di loro parla Lucia Musti, sostituto procuratore generale della Corte d’Appello a Bologna: “Saman Abbas e Juana Cecilia Hazana Loayza: della prima non abbiamo ancora trovato il corpo e forse non lo troveremo mai, o magari lo troveremo tra anni e anni”.
La ragazza pakistana è sparita da Novellara: la Procura ritiene che sia stata eliminata dai familiari perché si era opposta alle nozze combinate. Juana Cecilia, di origine peruviana, è stata uccisa vicino alla sua casa di Reggio e, secondo gli investigatori, anche violentata, dal suo ex fidanzato, stalker recidivo che non aveva accettato la fine della loro relazione.
Saman, di cui non si hanno notizie dal primo maggio, e Juana Cecilia, vengono così iscritte nel triste elenco dei femminicidi: da gennaio a oggi 109 in Italia, di cui 13 in regione. Il sindaco Luca Vecchi, presidente dell’Anci regionale, ha confermato che anche in Sala del Tricolore si farà una seduta sullo stesso tema.
“Di fronte a un grave fatto, si cercano sul piano politico e mediatico i responsabili nell’applicazione delle norme e degli strumenti: un magistrato, un assistente sociale o le forze dell’ordine. C’è invece una palese inadeguatezza, almeno parziale, di tanti strumenti normativi già esistenti. Non è solo questione di pene più severe, ma di fondamentale prevenzione”.
Parole accorate dal presidente della Regione Stefano Bonaccini: “Io sono un garantista convinto e intransigente: proprio per questo chiedo e pretendo che la prima garanzia sia assicurata alla vittima. Donne e figli non possono essere sul banco degli imputati fino a sentenza definitiva. Compito dello Stato, in un bilanciamento equo di garanzie, è tutelare innanzitutto i soggetti più fragili”.
Nuove azioni, ha preannunciato, “potranno arrivare dal bilancio di previsione della Regione”. L’assessore regionale alle Pari opportunità Barbara Lori ricorda i due milioni messi sul piatto per finanziare 83 progetti rivolti al contrasto delle discriminazioni di genere; un milione e 350mila euro per sostenere la presenza paritaria delle donne sul lavoro e un milione e 700mila per il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile. La consigliera Stefania Bondavalli (gruppo Bonaccini presidente) ha chiesto “il rafforzamento dei servizi antiviolenza e del sistema giustizia”: “Troppo spesso, anche di recente, nonostante le denunce di casi al limite, e l’adozione di provvedimenti specifici, si sono verificati ugualmente femminicidi: serve un altro passo in avanti per garantire più protezione”.