Samantha Migliore si sentì male dopo un’iniezione per l’aumento del seno. L’autopsia ha accertato che nel sangue della vittima c’era un enorme quantitativo di silicone.
La presunta estetista, Pamela Andress, trans di origini brasiliane, è stata posta agli arresti domiciliari con l’accusa di morte come conseguenza ad altro reato ed esercizio abusivo della professione sanitaria, oltreché omissione di soccorso.
La morte di Samantha Migliore
Una corsa all’ospedale di Boggiovara, Modena, che non è bastata a salvarle la vita. È morta così Samantha Migliore, 35 anni, che il 21 aprile scorso si era sottoposta a un trattamento al seno in casa.
A eseguire il trattamento Pamela Andress, trans 52enne di origini brasiliane. Dopo la prima iniezione, Samantha Migliore ha iniziato a sentirsi male.
In quel frangente, anziché soccorrerla, la Andress è fuggita via, per poi consegnarsi ai carabinieri poco meno di 48 ore dopo.
L’esame autoptico svolto sul corpo della Migliore ha accertato che a ucciderla è stata un’embolia provocata dall’iniezione al seno di un fluido tipo silicone. Nel corpo della vittima sono stati trovati circa 300 centimetri cubi di questo particolare fluido che sarà poi analizzato nelle prossime settimane.
Un mese prima della tragedia Samantha aveva sposato Antonio Bevilacqua, conosciuto sui social un anno fa.
La donna lascia 5 figli, due nati dal primo matrimonio, gli altri 3 dal suo ex compagno. Il suo attuale marito non ha ottenuto l’affido dei bambini perché il matrimonio era troppo recente e ha deciso di tornare in Germania a lavorare.
“I ragazzi? Li amo, sono la mia famiglia, ci sarò sempre per loro. Oggi mia moglie non c’è più, farò di tutto per i bambini, anche se ho preso la decisione di andare all’estero a lavorare”
ha detto Bevilacqua quando ha saputo che i servizi sociali non gli avevano affidato i ragazzi, tutti minorenni.
Arrestata la sedicente estetista
Come riferisce La Repubblica, la procura emiliana ha chiesto i domiciliari per Pamela Andress.
L’avviso di garanzia le è stato notificato ieri dai carabinieri di Sassuolo. Per il giudice è molto alto il pericolo di recidiva, tanto da chiederne i domiciliari.
Le accuse per Pamela Andress sono di: morte come conseguenza di altro delitto, omissione di soccorso ed esercizio abusivo della professione sanitaria.
La donna si è sempre difesa dicendo di non essersi accorta che Samantha stesse così male quando lei era fuggita e di aver appreso della sua morte soltanto in seguito, dai mass media.