San Pietro nel mirino della Jihad: mercatini e chiese sorvegliati speciali

di redazione

San Pietro nel mirino della Jihad: mercatini e chiese sorvegliati speciali

| martedì 18 Dicembre 2018 - 08:09

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San Pietro nel mirino della Jihad: mercatini e chiese sorvegliati speciali

Non abbassare la guardia, non arretrare di un centimetro il dispositivo di sicurezza messo in campo fino a oggi. Anzi massima allerta ancora e soprattutto in vista delle prossime Feste e del Capodanno. Strasburgo insegna: Daesh e i suoi lupi solitari colpiscono anche quando non te l’aspetti, magari mentre il mercatino di Natale sta per chiudere e tra le casette di legno non c’è poi così tanta gente.

Ecco perché è soprattutto l’intelligence a essere chiamata al massimo sforzo per prevenire qualsiasi attacco. Come ribadito, ieri, nella riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp) che ha passato in rassegna le principali disposizioni da diramare a tutte le prefetture.

A Roma oggi si svolgerà un comitato ad hoc per mettere a punto le direttive. L’attenzione rimane, dunque, alta: sotto controllo luoghi sensibili come monumenti, musei ed edifici di culto durante il Natale. Un periodo considerato ovviamente a rischio dagli apparati di sicurezza che impongono un’ulteriore stretta sui controlli in stazioni e aeroporti, ma anche in centri commerciali, outlet, mercatini e strade dello shopping, calamita per turisti e visitatori. In particolare, ci saranno ben 30mila agenti impegnati solo sui treni fino al 6 gennaio.

«Il livello d’attenzione è assolutamente alto su possibili obiettivi sensibili e mercatini di Natale», ha confermato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha però aggiunto: «Dobbiamo continuare a vivere come sempre e non cambiare abitudini, perché è quello che vogliono i terroristi».

FOREIGN FIGHTERS
La riunione a cui hanno preso parte anche il sottosegretario Nicola Molteni, i vertici di Arma, Finanza, Polizia e 007, segue il Comitato di analisi strategica antiterrorismo convocato d’urgenza dopo l’attentato dell’11 dicembre in Francia. Nella lente soprattutto i profili dei foreign fighters di ritorno da scenari di guerra, 12

quelli monitorati attualmente in Italia. Per questo il Viminale chiede informative precise su «moschee, sale di preghiera, palazzi occupati, strutture ricettive e b&b gestiti da personaggi di interesse» per rintracciare eventuali contiguità con formazioni terroristiche. Sollecitando di non recedere neppure dal contrasto agli abusivi che assediano piazze e monumenti. Intanto, 4.350 unità delle forze dell’ordine, con oltre 1.400 pattuglie (pure in borghese), veglieranno sulla rete stradale, l’obiettivo: fare rispettare i limiti di velocità. Saranno utilizzati 800 etilometri in più per stanare ubriachi al volante.

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