La grammatica fa brutti scherzi perché riduce drasticamente la libido dei potenziali amanti che conoscono i congiuntivi e sanno dove vanno messe le acca e gli apostrofi. Se a una donna scrivi “tamo t’anto” puoi dare la colpa al correttore automatico ma dopo non puoi scriverle “ha stato il T9” per farti “xdonare.”
Alessandra Parenti ha vissuto un’esperienza simile con un corteggiatore galante ma privo di doti grammaticali e così nel 2010 ha deciso di creare una community dove raccogliere tutte le castronerie linguistiche che un considerevole numero di italiani sono spesso indotti a scrivere a causa di un micidiale mix composto da ormoni in eccesso, T9 e anni di tagli alla scuola e alla cultura.
Il risultato è una divertente antologia “sgrammaticale” del rimorchio che sfocia nel ridicolo. Nemmeno l’amore più cieco potrebbe ignorare l’assenza di qualcosa di fondamentale in frasi come: “Ti o vista e mi sei piaciuta s’ubito”, “Non sei solo bellissima sei anke dippiu di come un sognio”, “Mi sono detto subito se sognio o sognio d’esto e per te volessi essere d’esto e guardare insieme la l’una”.
Il successo della pagina Facebook Scartare corteggiatori e potenziali amanti per gli errori grammaticali è dovuto all’effetto comico del ridicolo in un momento delicato e già di per sé buffo come quello dell’approccio e delle lusinghe amorose. E non importa se tra gli strafalcioni la maggioranza è più verosimile che vera.
L’immagine in grado di suscitare nel lettore è quella di un uomo vestito bene che si presenta con un mazzo di fiori alla sua bella, pronto a gustarsi una notte di dolce abbandono, ma all’improvviso scivola su una buccia di banana finendo nel bidone dell’umido. “Sono caduto ma se ti piacerebbe essere con me sono ad disposizione anche con le ossa del cuore tutte rotte”.