Le foto a fine articolo. Un anello ottagonale d’oro con una rara gemma incastonata. È uno dei reperti recuperati nei fondali antistanti il porto di Cesarea (a nord di Tel Aviv).
Si tratta, secondo gli archeologi, di un oggetto molto raro in quanto sulla pietra vi è raffigurata l’immagine del ‘Buon Pastore’, una delle prime raffigurazioni di Gesù.
La gemma, di colore verde, mostra infatti l’immagine di un giovane pastore che indossa una tonaca e tiene sulle spalle una pecora, o un montone. Secondo gli studiosi israeliani l’anello potrebbe essere appartenuto a un membro – probabilmente, una donna – di una delle prime comunità cristiane di Cesarea.
Fa parte del “tesoro” trovato sui relitti di due navi affondate in epoca remota: una in periodo romano, l’altra durante l’era mammelucca. Tra gli altri oggetti recuperati un’altra gemma (con l’immagine dell’arpa del biblico re Davide), centinaia di monete d’argento, statuette e campane di bronzo.
“Le navi erano probabilmente ancorate nelle vicinanze e hanno fatto naufragio a causa di una tempesta”, hanno spiegato gli archeologi marini Jacob Sharvit e Dror Planer. Come ha ricordato il direttore dell’Autorità per le antichità israeliane, Eli Eskozido, “le coste israeliane sono ricche di siti e reperti, beni immensamente importanti del patrimonio culturale nazionale e internazionale.
Sono estremamente vulnerabili, motivo per cui l’Autorità conduce indagini subacquee per individuare, monitorare e salvare qualsiasi antichita’”.