Le scuole dovrebbero riaprire lunedì 10 gennaio. Ci sono poi 3 settimane prima della fine del mese indicato dagli epidemiologi come quello del «picco» dei contagi Covid-19 della definitiva consacrazione della variante Omicron come dominante nel Paese, al posto della Delta. Che si fa? Da due giorni il governo guidato da Mario Draghi prima rassicura a ogni livello che le lezioni riprenderanno, poi fa riunioni interministeriali e coi sindacati della scuola, segno che il quadro nazionale a Roma chiaro sicuramente non è.
In Campania, così come in Toscana e in Veneto, tre presidenti di Regione hanno già detto chiaramente che non vogliono riaprire le scuole. Motivo? Troppi contagi, pochi vaccinati fra i ragazzi, situazione ingestibile. Ieri il testo di proposta delle nuove regole prodotto dai presidenti regionali e indirizzato alla conferenza Stato-Regioni è quello che a Masterchef si definirebbe “un mappazzone”: Dad con 1, 2 o 3 contagi in base all’età; stop all’educazione fisica e al canto e per le scuole dell’infanzia; una settimana di isolamento con un solo contagio.
E alle elementari e medie quarantena di 7 giorni in presenza di 2 o più casi. Oggi il Consiglio dei ministri darà il suo via libera alle nuove misure. Meglio chiudere, vaccinare e poi riaprire, dicono dalla Regione Campania: se il presidente Vincenzo De Luca nelle ultime ore ha avuto i suoi soliti toni veementi e tranchant («Farò da solo se il governo non decide», ieri l’assessora all’Istruzione Lucia Fortini durante una diretta video su Facebook è apparsa molto più collaborativa e colloquiale con Roma:
Siamo per la didattica in presenza ma se c’è un numero così alto di positivi tra alunni e personale scolastico, la didattica in presenza sarà solo teorica perché poi di fatto si ritornerebbe comunque alla Dad.
Ragionamento che non fa una piega, anche se sono tanti i genitori che non vogliono la didattica a distanza, compresi i coordinamenti scuole aperte che già minacciano nuovi ricorsi al Tar. Ma qual è il piano di Palazzo Santa Lucia? Al netto dei decreti nazionali la Campania vuole chiudere le scuole per due-tre settimane a gennaio e farle recuperare nel mese di giugno. L’ordinanza di Palazzo Santa Lucia sarebbe sostanziata esclusivamente da gravi motivi sanitari in ordine all’incremento dei contagi. De Luca fino a ieri si diceva intenzionato a procedere a prescindere dal governo nazionale. Ma ci riuscirà?
Di recente la Campania ha riaperto gli ospedali Covid modulari (Ospedale del Mare) il Covid Hospital al Loreto Mare, ha chiuso un reparto Ortopedia del Cardarelli per riconvertirlo a solo Covid, chiuso l’Ospedale San Giovanni Bosco per lo stesso motivo e riconvertito l’area filtro dell’ospedale pediatrico Santobono per ospitare minori ammalati di Covid. Da ieri all’infettivologico Cotugno si rivede una scena inquietante: le file automobili con pazienti positivi e sintomatici che chiedono il ricovero.