L’incidente a cinque mesi dalla tragedia del Mottarone: l’impianto, che risale agli anni Trenta (ed era stato ammodernato negli anni 70), doveva chiudere proprio domani per la revisione. Si sarebbe spezzata la fune.
Una cabina accartocciata a terra, il cavo spezzato, l’arrivo dei soccorsi. Scene drammatiche, che l’Italia ha vissuto pochi mesi fa in occasione della tragedia del Mottarone e che ora si ripresentano.
Teatro della tragedia, questa volta, è Jested, località montuosa nel nord della Repubblica Ceca (vicino alla città di Liberec), dove nel pomeriggio di domenica la cabina della funivia, a circa 1000 metri di altitudine, si è schiantata al suolo.
Secondo le prime ricostruzioni riportate dalla stampa locale, che cita il portavoce dei servizi di soccorso, Michael Georgiev, ci sarebbero due morti. Ovvero il vetturino della cabina e un collega, che era al momento gli unici occupanti.
Una seconda cabina, su cui viaggiavano altre persone, è rimasta sospesa a decine di metri di altezza. All’interno in 15, che sono stati prelevati dai soccorritori. Nessuno degli occupanti è rimasto ferito, ma sono stati tutti ricoverati sotto choc.
La cabina della funivia è caduta un giorno prima della chiusura dell’impianto per la revisione quinquennale. È in funzione dal 1933 ed è stata completamente rifatta negli anni Settanta. Sulle cause dell’incidente, che ricorda quello del Mottarone, è stata aperta un’inchiesta.