Nuovo lockdown, dove l’epidemia di coronavirus sembra essere tornata fuori controllo. Gli esperti temono un aumento esponenziale dei contagi nonché l’arrivo di una seconda ondata nel Paese. Le autorità hanno reimposto misure di blocco totale dopo il focolaio collegato all’impianto di lavorazione della carne.
Il lockdown, che interesserà 360.000 persone, durerà fino al 30 giugno. Il premier l’ha definita una “misura preventiva” per cercare di contenere quello che ad oggi è considerato il più grave incidente di contagio nel Paese dopo la graduale riapertura. Gütersloh è la prima grande area in Germania a tornare in stato di lockdown dopo che le autorità hanno iniziato ad allentare le maglie del blocco alla fine del mese di aprile. Dal 15 giugno il Paese aveva anche riaperto i confini nazionali e consentito i viaggi per turismo. (Continua…)
La misura di lockdown è stata reintrodotta in seguito al focolaio scoppiato nell’impianto di lavorazione della carne di Tönnies, dove ben 1.500 lavoratori sono risultati positivi al Covid-19, oltre ad alcuni dei loro familiari e 24 persone contagiate non collegabili al focolaio dello stabilimento. Tutti i dipendenti dell’impianto dove è emerso il cluster sono in quarantena obbligatoria.
Chiusi di nuovo bar, cinema, musei, piscine, palestre e palazzetti dello sport; i ristoranti possono effettuare solo il take away. Tornate in vigore anche le misure di distanziamento sociale, vietati barbeque e pic nic all’aperto. La situazione coronavirus in Germania tiene con il fiato sospeso da giorni. Questo di Güterlosh non è infatti l’unico focolaio localizzato nel Paese. (Continua…)
L’allarme è scattato anche nella città di Gottinga, nella Germania centrale, dove 7.000 persone sono state messe in quarantena per un altro focolaio scoppiato in un mattatoio. Qui il ripristino delle misure restrittive ha causato anche disordini: la polizia è stata chiamata a intervenire dopo che i residenti hanno cercato di uscire e di ribellarsi alla quarantena, arrivando anche a scontrarsi con le forze dell’ordine.
La settimana scorsa Lothar Wieler, capo del Robert Koch Institute for Public Health (l’ente sanitario nazionale), ha detto che il Paese rischia una seconda ondata di infezioni, ma ha aggiunto di essere ottimista nel poterla prevenire. Attualmente l’indice di contagio del virus in Germania è stimato a 2,76 principalmente a causa dei due grandi focolai locali. Ciò significa che 100 persone infette possono infettarne in media 276. Il tasso R deve essere inferiore a 1 perché il rischio di contagio nella comunità sia così basso da far stare (più o meno) tranquilli.