Il suo ricordo con tutte le foto a fine articolo. Sulla morte non c’era alcun dubbio, ma non si è mai capito come sia avvenuta.
Sembra essere in via di risoluzione la vicenda della scomparsa di Luigi Scalambro, ingegnere in pensione di 82 anni di cui si erano perse le tracce il 25 giugno 2011 a Cunico, suo paese d’origine nell’Astigiano.
Da tre anni, quando fu trovato un femore che gli apparteneva secondo l’esame del dna, non c’erano dubbi sul fatto che fosse morto. Pochi giorni fa, a dicembre 2021, altri resti quasi certamente appartenenti a lui sono stati trovati poco distante dal primo ritrovamento.
L’inchiesta è condotta dai carabinieri della compagnia di Villanova d’Asti coordinati dal pm Laura Deodato. Non si è ancora capito, però, quasi siano state le circostanze della scomparsa e come sia morto.
A Cunico Scalambro era presidente della casa di riposo del paese. Il pomeriggio della sparizione aveva appena finito di curare l’orto della sua casa di campagna e si era diretto proprio verso la struttura. Qui però non è mai arrivato.
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