Tra le 20 vittime della strage di El Paso, dove un 21enne ha fatto fuoco, ieri, contro i clienti di un supermercato, in gran parte ispanici, c’era anche una donna di 25 anni con il figlio di due mesi in braccio.
Lo ha riferito la sorella, Leta Jamrowski, 19 anni, di El Paso, dopo aver saputo che la sua familiare, Jordan Anchond, era stata uccisa al Walmart mentre stava comprando materiale per la scuola.
La donna ha parlato con l’Associated Press mentre aspettava in una sala del centro medico universitario di El Paso dove il nipotino era in cura per delle fratture dovute alla caduta di sua madre. “Dalle ferite sul bimbo – ha spiegato – e’ probabile che mia sorella gli abbia fatto da scudo”- “Cosi’ quando e’ stata colpita con il piccolo in braccio, potrebbe esserci caduta sopra, insomma ha dato la sua vita per proteggerlo.
La donna era madre di tre figli. Jamrowski ha passato la notte aspettando disperatamente notizie del marito della sorella, Andre Anchondo, rimasto ferito nell’attacco, perdendo via via le speranze con il passare delle ore. “Se fossero ancora vivi mi avrebbero contattato”, constata tristemente Jamrowski. All’ ingresso dell’ospedale,, funzionari del consolato messicano contano le vittime e i dispersi di propria competenza.
El Paso, che ha circa 680 mila abitanti, si trova nel Texas occidentale, e confina con Ciudad Juarez, in Messico. Beto O’Rourke, candidato democratico alla vicepresidenza nato a El Paso, ha tenuto una conferenza stampa in strada, di fronte all’ospedale, al tramonto, raccontando la sua visita ai feriti, tra cui una donna a cui una pallottola aveva trafitto un polmone.
“Gli ho detto di essere sorpreso dalla loro forza”, ha detto l’ex membro del Congresso. Ryan Mielke, un portavoce del centro medico di el Paso ha detto che 13 degli oltre 20 feriti sono arrivati in ospedale con ferite, tra questi due bambini, poi trasferiti all’ospedale infantile. Altri 11 feriti, tra i 35 e gli 82 anni, sono stati ricoverati al centro medico Del Sol.