Un uomo di 51 anni, Giuseppe Sideri, scomparso dal 2 gennaio a Uras, in provincia Oristano, Sardegna, è stato ritrovato cadavere oggi 15 gennaio in un pozzo da parte del personale della Stazione Forestale di Marrubiu.
Aveva i piedi e una mano legati con del filo di ferro a cui era collegato un blocco di cemento. La prima ipotesi avanzata dagli inquirenti è quella del gesto volontario, ma proprio per il modo in cui è stato ritrovato il corpo gli inquirenti non escludono altre piste e procederanno con gli accertamenti medico legali. Per questo motivo domani sarà eseguita l’autopsia.
Il corpo di Sideri è stato scoperto all’interno di un pozzo nel territorio di Uras. Dopo la sua scomparsa era scattate immediatamente le ricerche che avevano impegnato carabinieri, Forestale, volontari e vigili del fuoco.
La prima ipotesi presa in considerazione dalle forze dell’ordine è che l’uomo fosse andato a cercare funghi, nonostante condizioni di salute non buone. La maggior parte del personale aveva controllando in particolare le campagne del Terralbese, fino ai territori di Arcidano e Marrubiu.
Le ricerche erano state poi interrotte negli ultimi giorni, anche se i familiari avevano continuato a cercarlo nel territorio. Fino ad oggi quando c’è stata la terribile scoperta. “Oggi il triste ritrovamento in un pozzo in territorio di Uras”, prosegue il Corpo Forestale.
“I familiari sono stati avvisati. Immediatamente informati il magistrato di turno dottor Andrea Chelo e la Prefettura”. Del caso è stato informato il magistrato di turno, Andrea Chelo.