Lunedì 25 settembre prenderà il via la 36esima edizione di “Striscia La Notizia” con la conduzione di Vanessa Incontrada e Alessandro Siani.
Oggi Antonio Ricci, papà del tg satirico di Canale 5, ha presentato la nuova stagione annunciando un’importante novità. Ogni puntata di “Striscia” terminerà alle 21.25, ovvero venti minuti prima rispetto alle precedenti edizioni. “In passato chiudevamo più tardi per sopperire alla debolezza del prime time della rete – ha svelato – Adesso l’azienda è sicura di avere prime serate forti, quindi noi ci ritiriamo prima”. Antonio Ricci ha anche confessato di aver tentato il colpaccio invitando in trasmissione Barbara D’Urso, il cui contratto con Mediaset scade a dicembre di quest’anno.
“Volevo che la D’Urso entrasse dentro al Gabibbo nella prima puntata”
“Sul perché Barbara D’Urso non abbia più la trasmissione (“Pomeriggio Cinque”, ndr.) stiano preparando, nello studio vicino, una trasmissione – ha anticipato – Ci sono varie teorie. Ho avuto modo di sentire Barbara quando è stata giubilata perché volevo che mi entrasse, nella prima puntata, dentro al Gabibbo per fare una sorpresa: ‘Sono qui con il cuore’. Lei, però, ha detto: ‘No, non posso perché ci sono questioni legali’. E le ho spiegato che ci sono varie teorie per cui è andata via, per il segno di preghiera che avrebbe offeso Pier Silvio Berlusconi. O l’altra teoria del contratto. Lei mi ha detto: ‘Nulla di tutto questo. Non posso parlare. Ma a gennaio…’. Ci saranno sorprese clamorose, lei finalmente vuoterà il sacco. Noi aspettiamo gennaio col cuore”.
“Non ho mai seguito Myrta Merlino, so solo che è la fidanzata di Tardelli”
Riguardo alla nuova conduttrice di “Pomeriggio Cinque”, Antonio Ricci ha detto: “Myrta Merlino non sono riuscito ancora a vederla. Mai l’ho seguita.
So solo che è la fidanzata di Tardelli e che, prima, colpo di scena, era la sposa di quell’uomo delle mascherine, balzato fuori alle cronache grazie al Covid. Va a sostituire Barbara d’Urso che sembrava un pilastro di Mediaset”.
Il patron di “Striscia La Notizia” ha anche commentato l’arrivo a Rete 4 di Bianca Berlinguer: “Non ci vedo niente di strano. La sorella lavora qui da non so quanti anni. Fa la stessa trasmissione. Uno, invece, di girare su Rai3, la va a vedere su Rete 4”. Quindi è arrivato il momento delle stoccate. La prima era indirizzata a Fabio Fazio migrato sul canale Nove con il suo “Che tempo che fa” con al seguito Luciana Littizzetto e Filippa Lagerback.
“Fazio ha fatto intuire di essere stato cacciato ma aveva un contratto già da settembre”
“Il primo scoop è stato Fazio che lascia la Rai. Secondo me ha fatto bene – ha affermato – E’ inutile stare in un posto dove sei sopportato. Tu hai un mercato. Poi, c’è, però, la clamorosa parte che fa che non lo batte nessuno.
La parte da vittima di Fazio è da Oscar. E’ una roba che noi umani non riusciamo ad immaginare. Questa volta è riuscito a far intuire di essere stato cacciato quando aveva già un contratto da settembre. E’ stato astutissimo a livello comunicativo che non è entrato lui inizialmente nella polemica ma ha fatto entrare tutta la schiera dei suoi supporters (…) Lui è già noioso di suo. In più ci mettiamo anche la noia che tutti lo maltrattano. Adesso basta! Io non sopporto le faine che soffrono.
Se le faine trovano sbocco in un’altra zona le ammiro e le apprezzo”.
“Claudio Baglioni è molto triste, spero di vederlo in aula con il suo passerotto”
Antonio Ricci ha anche accennato a Claudio Baglioni che lo ha portato insieme a “Striscia La Notizia” in tribunale per diffamazione per la pubblicazione del libro “Tutti poeti con Claudio”. “Baglioni tendo a dimenticarlo, come tutte le cose spiacevoli della vita – ha sentenziato – Lui è una figura molto triste, lo è sempre stato.
Ho questa lotta con questi mezzi preti. Trovo curioso che la Schlein abbia fatto, in una delle sue prime uscite, una cenetta da Baglioni che è un anti democratico, ammazza la critica e ha ottenuto sequestro di un libro. Cosa oscena in un Paese libero con i giornalisti che non l’hanno mai scritto, né preso posizione contro un fatto di una vigliaccheria totale.
Invece di rispondere alle critiche, tu usi la forza pubblica per sequestrare un libro. Il rogo dei libri fa parte di una cultura che tutti a parole rifiutiamo. Una prima parte del processo si è svolta a nostro favore. Ci sarà un processo a novembre e spero di vederlo con il suo passerotto in aula. E allora lì ci sarà lo spettacolo”.