Ora le suore di clausura vogliono i migranti e girano la richiesta a niente di meno che il capo di Sato e il premier: “Egregio presidente Mattarella, egregio presidente Conte, siamo sorelle di alcuni monasteri di clarisse e carmelitane”:
non ci sono precedenti di suore di clausura (nonostante in Italia siano 62 in totale i monasteri) che abbiano scritto alle alte cariche dello Stato per prendere posizione e denunciare – come ricorda Il Corriere della Sera – i fatti di attualità.
“Ai leader del mondo” di papa Francesco e dell’imam di Al-Azhar queste chiedono “che le istituzioni governative si facciano garanti della dignità” dei migranti e li “tutelino dal razzismo e da una mentalità che li considera solo un ostacolo al benessere nazionale”.
Così, precisano, molti monasteri si renderanno disponibili per l’accoglienza come già fanno molte Diocesi.
Il punto di riferimento preso in considerazione dalle suore di clausura è il messaggio di pace e amore sostenuto da papa Francesco. “Facciamo nostro l’appello contenuto nel Documento sulla fratellanza umana firmato da papa Francesco e
dall’imam di alAzhar Ahmed al-Tayyeb chiedendo ‘ai leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace”.