La regina Elisabetta e il principe Filippo di Edimburgo sono sposati dal 20 novembre 1947. Si tratta di 71 anni di convivenza, praticamente un record che non molte coppie possono vantare. Per resistere tanto a lungo ci deve essere una solida base sentimentale, ma anche di rispetto. Gli alti e bassi, poi, sono inevitabili e tanto Filippo quanto Elisabetta potrebbero parlarne per ore.
Elisabetta II sposò Filippo nonostante gli avvertimenti dei genitori, che le consigliavano di attendere, di valutare se il prescelto fosse all’altezza del ruolo che sarebbe stato chiamato a ricoprire a corte. L’allora principessa, che all’epoca aveva già un bel temperamento, ascoltò solo il suo cuore e decise che il giovane e affascinante Filippo era l’uomo giusto per lei.
Si incontrarono la prima volta quando Elisabetta aveva solo 8 anni e Filippo 13. Hanno un’antenata comune, la regina Vittoria, quindi sono anche lontani cugini. Nel 1939, quando la regina Elisabetta aveva 13 anni e il principe 18, si incontrarono di nuovo nel Devon, dove la famiglia reale si trovava per visitare il Royal Naval College.
Filippo fece loro da guida. Sembra che Lilibet si innamorò di lui in quell’occasione. I due cominciarono a scriversi lettere e nel 1943 erano fidanzati non ufficialmente. Nel 1946 Filippo chiese la mano della principessa ma il padre, Giorgio VI, impose di far passare un anno prima di rendere pubblica l’unione. La coppia si sposò, ebbe 4 figli e possiamo dire che si trattò di uno dei rari matrimoni basati sull’amore e non su questioni dinastiche.
Il sito CheatSheet riporta la voce secondo la quale la regina Elisabetta e il principe Filippo, benché legati da un sentimento profondo, non avrebbero mai dormito nella stessa stanza. Neppure nei primi tempi di matrimonio. Il motivo sembrerebbe relativo a una tradizione che esiste da sempre nelle classi alte inglesi. Ogni coniuge deve avere una “stanza tutta per sé” per dirla con Virginia Woolf, un suo spazio che può essere condiviso solo per libera scelta. A molti di noi sembrerà strano, ma nelle dinastie nobili, regnanti o meno, questa usanza si è spesso rispettata. Pensiamo, per fare un esempio eclatante, a Versailles.
Lì la regina aveva un suo appartamento distinto da quello del re (Luigi XIV ricavava appartamenti anche per le favorite, ma questo è un altro discorso). Non è neanche detto che le camere debbano essere vicine o addirittura comunicanti. Nel caso dei Windsor, però, la stanza della regina Elisabetta è accanto a quella di Filippo. La cugina del principe consorte, Lady Pamela Mountbatten, spiega in modo molto diretto perché sia preferibile avere letti separati: “Non vuoi essere disturbato da qualcuno che russa o che ti tira calci. Poi, quando sei dell’umore adatto, talvolta condividi la stanza. È bello poter scegliere”.