Terremoto 4.8 a Catania, persone sotto le macerie. Il racconto dei sopravvissuti: “Vivi per miracolo”

di redazione

Terremoto 4.8 a Catania, persone sotto le macerie. Il racconto dei sopravvissuti: “Vivi per miracolo”

| mercoledì 26 Dicembre 2018 - 11:42

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Terremoto 4.8 a Catania, persone sotto le macerie. Il racconto dei sopravvissuti: “Vivi per miracolo”

Forte terremoto nella notte a Catania: una scossa di magnitudo 4.8 ha provocato crolli e feriti a Nord della città siciliana dove da alcuni giorni la terra ha tremato a causa dell’attività del vulcano Etna. Secondo l’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) il sisma è avvenuto questa notte alle ore 3.18 e ha avuto un ipocentro a solo un chilometro di profondità ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni.

Al momento si registrano dieci feriti lievi e case danneggiate o parzialmente crollate: la situazione più grave a Fleri dove una intera famiglia si è salvata grazie ai mobili che hanno fatto da scudo: “Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo”.

La terra ha tremato tutta la notte: registrate dai sismografi almeno undici scosse superiori a magnitudo 2. Tra le più rilevanti, oltre a quella più forte delle ore 3.18 con magnitudo 4.8 anche una delle ore 1.09 di magnitudo 3.3 vicino ad Aci Sant’Antonio. Tutte le scosse hanno avuto una bassa profondità. Chiusa per precauzione l’autostrada A18 per una serie di lesini sull’asfalto.

Il bilancio dei feriti è passato da quatto a dieci, tutti non in gravi condizioni. È emerso dalle riunioni avvenute nella notte nel centro coordinamento soccorsi convocato dalla prefettura. È stato anche fatto un bilancio provvisorio dei danni: crolli dei muri delle case e danni alle chiese. Le zona più colpita è stata Fleri, nella frazione Zafferana Etnea.

Disposta anche la chiusura parziale dell’Autostrada A18 nel tratto tra Acireale e Giarre. Il prefetto ha fatto aprire scuole e palestre per dare la possibilità a chi non può tornare a casa di avere comunque un riparo per le prossime ore. C’è anche chi ha deciso di non tornare a casa per paura. In questi centri l’assistenza è affidata alla Croce Rossa. In volo, per monitorare i danni, si sono  alzati gli elicotteri di forze armate e polizia.

A Fleri una famiglia ha rischiato di restare sepolta tra le macerie della sua casa: madre padre e due figli minorenni. A raccontare la notte di terrore è il capofamiglia; “Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo”. Per loro, fortunatamente, solo qualche lieve escoriazione. Nella frazione di Zafferana Etnea un anziano di 80 anni è stato salvato dai soccorritori che l’hanno estratto dalle macerie della sua casa. L’uomo è stato sepolto mentre dormiva. Ha contusioni alla testa ed è ricoverato in codice verde. Sempre a Zafferana Etnea una casa di riposo, date le lesioni riportate, è stata abbandonata dagli ospiti.

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