Il video della frana della montagna a fine articolo. Un terremoto di magnitudo 6.3 ha fatto tremare l’Argentina. La scossa è avvenuta alle 19:54 locali (23:54 italiane) nei pressi della regione di Salta, a confine con il Cile, a circa 80 km da San Antonio de los Cobres.
La profondità del sisma è stata di 153 km, mentre le coordinate geografiche (lat, lon) -24.28, -67.21. I dati sono offerti dall’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia italiano e quello del servizio geologico statunitense. (Continua..)
Un altro forte altro sisma ha scosso il nord dell’Argentina. Si è trattato di un terremoto con magnitudo 5,9 sulla scala Richter, alle 13.40 di domenica 29 novembre, tra le province di Salta e Jujuy.
Con precisione, l’Inpres, l’istituto di geofisica dell’Argentina, ha localizzato l’evento sismico con epicentro a 106 chilometri a nord di San Salvador de Jujuy, 177 chilometri a nord della città di Salta e a 34 dall’altrettanto nota località turistica di Humahuaca. Il sisma è avvenuto a una profondità di 17 chilometri. (Continua..)
Non si riportano danni strutturali, se non di lievissima entità nelle località più prossime all’epicentro, né ci sono notizie di feriti tra gli abitanti della zona. Yacoraite, Huacalera e Uquía sono stati i centri abitati in cui il terremoto è stato avvertito maggiormente. Ma anche in tutta la Quebrada de Humahuaca, e nelle capitali provinciali di Salta e Jujuy.
All’origine dei terremoti in Argentina, spiegano gli esperti, è il contatto tra la Placca di Nazca e la Placca Sudamericana. Per questa ragione si verificano con maggiore intensità nella parte occidentale del paese, interessando solitamente le province di Mendoza, San Juan, Catamarca, La Rioja, Salta e Jujuy. Ma, in generale, tutta l’Argentina è considerata zona sismica.